Quattro mozioni e la richiesta di un consiglio comunale straordinario: opposizione all’attacco sull’ex area Zanussi

Il gruppo di opposizione

“Non c’è stato coinvolgimento, ma mancanza di partecipazione e di trasparenza”: sono queste le accuse mosse dall’opposizione di Conegliano, in questo caso compatta, all’amministrazione comunale, in merito al tema dell’ex area Zanussi.

Le minoranze hanno infatti indetto una conferenza stampa, durante la quale hanno riferito di aver chiesto al Comune un consiglio comunale straordinario sulla questione, da convocare entro 20 giorni, e di aver presentato ben quattro mozioni sul tema.

Questione spinosa, a quanto pare, considerato che le mozioni chiedono in sostanza di “riportare in consiglio comunale la discussione che c’è stata sull’ex Zanussi” e di attuare un’indagine socioeconomica sulla portata dell’intervento, considerato che la previsione è di popolare l’area con “1.600 nuovi abitanti” su centinaia di appartamenti.

Oltre a ciò, le mozioni evidenziano la necessità di attivare dei tavoli tematici di discussione, rivolti anche ai vari gruppi di categoria della città, ma anche tutelare e salvaguardare gli edifici di archeologia industriale della zona (come l’ex fonderia, destinata alla demolizione, come emerso). Non da ultimo, le opposizioni chiedono di quantificare quella che è la percentuale pubblica dell’area.

Presenti alla conferenza stampa Francesca Di Gaspero (Noi democratici), Maurizio Tondato (Lega), Alessandro Bortoluzzi (Gruppo misto), Lucrezia Aggio (Fratelli d’Italia), Filippo Secolo e Piero Garbellotto (Libertà civica e popolare. Conegliano al centro). 

Consiglieri in rappresentanza dei gruppi consiliari, compatti su questo fronte mentre, come specificato Bortoluzzi, non è stata coinvolta Isabella Gianelloni (Noi democratici), considerato il suo ruolo di presidente del consiglio comunale.

Le accuse dell’opposizione

“Il consiglio comunale è l’organo preposto a un compito di controllo: per questo non ci va bene questa totale estromissione dalla questione dell’ex area Zanussi – la premessa fatta da Tondato – Non è vero, come è stato detto che il Comune avesse margini di manovra limitati, visto il suo 25% della proprietà“.

“Sia chiaro che non abbiamo nulla contro il progetto presentato dall’architetto Boeri e neppure intenzione di far perdere tempo (tra l’altro siamo fortemente in ritardo sulle necessità della città), ma troviamo inaccettabile il fatto che il consiglio comunale non sia stato coinvolto per l’ex area Zanussi – ha proseguito – La pubblica amministrazione non può abdicare il proprio ruolo di programmazione: il Comune deve essere parte attiva in questo”.

In tema di rapporti tra pubblico e privato, Alessandro Bortoluzzi ha riferito che le opposizioni sarebbero venute a sapere solamente di recente che un documento, in questo senso, era stato protocollato già lo scorso 3 aprile.

“Non eravamo a conoscenza di questo documento e non sono neppure sicuro che tutta la maggioranza ne sia al corrente, forse una parte – ha affermato – Ricordo che nella conferenza dei capigruppo era stato detto che non c’era nulla di protocollato. Ne sono venuto a conoscenza qualche giorno fa, per un accesso agli atti che ho fatto per un’altra questione”.

Un fatto che, di conseguenza, è stato messo a conoscenza di tutti i consiglieri di opposizione. “Credo che questa sia una mancanza di rispetto verso i cittadini: hanno convocato un’assemblea pubblica per salvare la faccia – il commento diretto di Garbellotto – Il nostro compito è quello di vigilare”.

Tondato ha quindi spiegato che la proprietà dell’area avrebbe richiesto l’inserimento della progettualità all’interno del Piano degli interventi: “Ciò significa darle valore all’ennesima potenza – ha dichiarato il capogruppo della Lega – Ricordiamo poi che lì è prevista una bonifica, dai costi enormi, pari a milioni di euro. Costi a scomputo degli oneri di urbanizzazione: il rischio è che ricadano sulla comunità dei costi che dovrebbero invece essere del privato”.

Secondo l’opposizione, non ci sarebbe quindi “chiarezza su quanto si accolla il pubblico e quanto il privato”.

“Stessa cosa vale per il sottopasso ferroviario della futura piazza Carducci, – ha rincarato Tondato – dove i costi si conosceranno in seconda battuta”.

Spesso veniamo a sapere delle cose dai quotidiani“, l’osservazione di Lucrezia Aggio, mentre secondo Francesca Di Gaspero l’istituzione di tavoli tematici e un maggior coinvolgimento delle parti, anche politiche, andrebbe a beneficio dello stesso Boeri, messo così a conoscenza delle esigenze della città.

“Il mandato elettorale è stato onorato non coinvolgendo le varie parti? Ricordo poi che l’assemblea al Dina Orsi si è svolta su richiesta delle minoranze”, ha affermato Filippo Secolo, mentre Alessandro Bortoluzzi ha dichiarato che in tutta la faccenda ci sarebbe “tanta propaganda e pochissima politica”. “Non ci sto a rimanere all’oscuro delle cose e poi vedere un progetto pubblicato sulla stampa”, ha aggiunto.

“Il modus operandi è chiaro e lo abbiamo capito dalle parole espresse dal consigliere Matteo Zucol in consiglio comunale: ‘Noi abbiamo vinto e quindi comandiamo noi'”, la sintesi fatta da Garbellotto.

(Foto: Qdpnews.it).
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