Rapporto Comuni Ricicloni Veneto 2022: 159 rifiuti free e 132 ricicloni. Consegnati i premi Legambiente all’Ex Convento di San Francesco

Legambiente, come ogni anno, analizza i dati disponibili raccolti dal’ Unità Economia Circolare e Ciclo dei Rifiuti di ARPAV che, con un lavoro molto attento, fotografa la situazione dei rifiuti urbani del 2021. Nella giornata di oggi, sabato 3 dicembre, all’ex Convento di San Francesco a Conegliano, sono stati resi noti i dati e consegnati i premi ai Comuni e aziende che nell’ultimo anno si sono impegnate in questo senso.

Una sala gremita di sindaci e amministratori locali per assistere alla settima edizione di “Ecoforum”. Il primo a prendere la parola, Alberto Ceron di U.E.C.C.R. ARPAV illustrando il rapporto annuale dei rifiuti urbani. “Il Veneto è la prima regione per eccellenza. Un risultato raggiunto perché si è fatta squadra, sinergia tra tutti gli attori che operano nel territorio: amministrazioni, regione, enti di bacino, gestori e cittadini. Il nostro obiettivo è integrare il centro di raccolta con quello di riuso: pochi accorgimenti per far sì che non sia più rifiuto. Tra le altre cose, bisogna spingere nel Compostaggio domestico”.

Un anno, quello passato, che vede una graduale uscita della pandemia ed una forte ripresa economica che ha portato ad una maggiore produzione di rifiuti pari a 43 mila tonnellate, rispetto all’anno precedente, rimanendo comunque al di sotto dei valori raggiunti nel 2019. È chiaro che per evitare un aumento continuo della produzione dei rifiuti diventa necessario investire sulle politiche di riduzione, incentivando i percorsi di preparazione al riutilizzo e la diffusione centri del riuso, e legiferando ponendo al centro normative sull’eco-design, insistendo sull’applicazione ed il rafforzamento del “pacchetto” di direttive europee sul economia circolare.

La crescita del rifiuti totali prodotti ha mantenuto stabile la percentuale di raccolta differenziata che a livello generale si attesta al 76,2%. Sebbene questa sia in linea con le previsioni delle “migliori pratiche” previste dal Piano Rifiuti del Veneto si rende necessaria un’accelerazione che si può concretizzare lavorando nei territori che ancora non raggiungono le performance. La strada è sicuramente quella dell’implementazione di metodi di raccolta virtuosi e della tariffazione puntuale che deve essere affiancata dai piani di bacino, dalla tariffa unica regionale di smaltimento e da nuovi investimenti impiantistici.

Successivamente Piero Decandia, direttore di Legambiente Veneto, ha illustrato il rapporto “Comuni Ricicloni Veneto 2022”. “Possiamo lavorare ancora molto come Comune. Il nostro obiettivo è arrivare ad una raccolta media di 84% e siamo fiduciosi che si possa raggiungere questo risultato. È possibile, una buona parte del Veneto lo ha fatto, e questa parte deve fare scuola all’Europa. Indispensabile usare bene i fondi Pnrr eliminando tutti gli ostacoli non tecnologici che ci fermano in questo”.

Ad intervenire e commentare questi risultati, l’assessore all’ambiente e clima della Regione Veneto Gianpaolo Bottacin, il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, l’onorevole Gianangelo Bof, il presidente Legambiente Veneto Luigi Lazzaro e l’onorevole Luca De Carlo. Inoltre è stata letta una lettera inviata dal presidente Luca Zaia.

I “Comuni rifiuti free” per Legambiente Veneto sono quelli che hanno raggiunto una quantità di secco a smaltimento inferiore ai 75 kg anno in questo valore oltre alla RUR (Rifiuto Urbano Residuo) sono compresi anche delle percentuali di scarto dovuto alla qualità della RD.

In Veneto sono ben 159 i comuni che ottengono il titolo più pregiato ai quali si affiancano altri 132 comuni che raggiungono i risultati per essere riconosciuti come Comuni Ricicioni Veneti (che hanno raggiunto gli 80 kg per abitante equivalente all’anno di RUR). In questi comuni, che raggiungono comunque buoni risultati nella gestione dei rifiuti urbani, sono compresi anche molti territori dove insistono servizi ed attività (RSA, ospedali, centri COVID, stazioni di servizio) di interesse sovraterritoriale che influiscono molto sulle performance comunali.

I Comuni con meno di 5 mila abitanti premiati, in ordine di merito sono: Refontolo con 39kg/ab-eq; Cappella Maggiore con 42kg/ab-eq; San Gregorio nelle Alpi con 43kg/ab-eq; Moriago Della Battaglia con 43kg/ab-eq; Miane con 43kg/ab-eq; Possagno con 44kg/ab-eq; Monfumo con 45kg/ab-eq; Sospirolo con 46kg/ab-eq; Portobuffolè con 46kg/ab-eq; Morgano con 46kg/ab-eq. Premiati poi anche altri 60 Comuni.

I Comuni tra i 5 mila e i 15 mila abitanti premiati, in ordine di merito sono: San Giorgio di Callalta con 42kg/ab-eq; Altivole con 42kg/ab-eq; San Zenone degli Ezzellini con 43kg/ab-eq; Mareno di Piave con 43kg/ab-eq; Maserada sul Piave con 43kg/ab-eq; Loria con 43kg/ab-eq; Maser con 44kg/ab-eq; Trevignano con 44kg/ab-eq; Colle Umberto con 44kg/ab-eq; Breda di Piave con 45kg/ab-eq. Premiati anche altri 66 Comuni (qui l’elenco).

I Comuni tra i 15 mila e i 30 mila abitanti premiati in ordine di merito sono: Vedelago con 46kg/ab-eq; Preganziol con 49kg/ab-eq; Paese con 49kg/ab-eq; Villorba con 66kg/ab-eq; Negrar con 68kg/ab-eq; Oderzo con 70kg/ab-eq; Vittorio Veneto con 72kg/ab-eq e Pescantina con 75kg/ab-eq.

I Comuni con più di 30 mila abitanti premiati in ordine di merito: Montebelluna con 62kg/ab-eq; Castelfranco Veneto con 70kg/ab-eq; Mira con 73kg/ab-eq; Conegliano con 75kg/ab-eq e Treviso con 75kg/ab-eq che si aggiudica anche il primo posto tra i capoluoghi di Provincia.

I Consigli di Bacino vedono al primo posto la Destra Piave con 58kg/ab-eq, seconda la Sinistra Piave con 61kg/ab-eq e terzo Belluno con 97kg/ab-eq.

Le città sopra i 100mila abitanti (Padova, Venezia, Verona e Vicenza) che sebbene rappresentino il 17% degli abitanti del Veneto, incidono sulla produzione di rifiuti per il 30%. In quasi tutti questi comuni si è visto un miglioramento negli ultimi anni ma non ancora sufficiente: solo Vicenza raggiunge una percentuale di raccolta differenziante superiore al 70%. Il capoluogo di provincia che invece stenta a migliorare è Verona che da sola è responsabile del 10% (62.803 tonnellate/anno) del rifiuto totale che va a smaltimento.

Attraverso il progetto “Parchi Rifiuti Free” Legambiente vuole promuovere la corretta gestione dei rifiuti e l’accompagnamento dei Comuni delle aree naturali protette che ancora hanno dei tassi di raccolta differenziata troppo bassi. In Veneto sono presenti 1 parco nazionale, 5 parchi naturali regionali, 14 riserve naturali statali, 6 riserve naturali regionali e 2 zone umide di importanza internazionale, per un totale di 93.377 ettari, equivalenti al 5,1% della superficie regionale. A questi si aggiungono 9 luoghi del Veneto inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità istituita dall’Unesco: “Le Colline del prosecco di Conegliano Valdobbiadene”. Vengono premiati quindi come “Ricicloni” i parchi che conseguono l’obiettivo del “Piano Rifiuti Veneto” ovvero un rifiuto urbano residuo inferiore a 80 kg per abitante ed una percentuale di RD di almeno 84%.

I Parchi Ricicloni, in ordine di merito sono: Parco Sile con 69kg/ab-eq; Parco Dolomiti Bellunesi con 76kg/ab-eq; Parco della Lessina con 107kg/ab-eq; Parco dei Colli Euganei con 125kg/ab-eq; Parco della Delta del Po Veneto con 196kg/ab-eq e Parco Naturale delle Dolomiti D’Ampezzo con 263kg/ab-eq.

Le Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene guadagnano il titolo di “Rifiuti Free” con una produzione di rifiuto a smaltimento di 69kg/ab-eq, territorio compreso interamente in 12 Comuni a gestione Savno. Il presidente di Savno, Giacomo De Luca, il direttore generale di Savno, Gianpaolo Vallardi, e il presidente del Consiglio di Bacino di Sinistra Piave, Roberto Campagna hanno commentato così il risultato: “I primati fanno piacere, ma soprattutto perché ci aiutano ad amplificare la risonanza di un successo che riguarda l’intero bacino della Sinistra Piave: spesso, infatti, le diverse posizioni in classifica sono dettate da punteggi che variano nell’ordine di decimali percentuali. Il nuovo Rapporto di Legambiente premia il lavoro di squadra del nostro territorio nel suo complesso; un territorio che dimostra ancora una volta di lavorare con grande efficienza, qualità e responsabilità. Il merito è degli amministratori comunali e dei cittadini, sensibili alla promozione dell’economia circolare, che hanno collaborato a 360 gradi per un progetto condiviso: il rispetto, la pulizia e la salvaguardia ambientale”.

“Il titolo Rifiuti Free assegnato alle colline dell’Unesco, territorio compreso interamente nei Comuni a gestione Savno, ci inorgoglisce: è il massimo riconoscimento al quale aspirare. Quella del Prosecco è un’area a forte vocazione turistica, pertanto per noi è un onore aiutarla a raggiungere standard di eccellenza nella gestione dei rifiuti, aumentando insieme  all’utenza e ai Comuni il valore ambientale”.

“La soddisfazione è enorme, in particolare se pensiamo che questi importanti traguardi sono stati raggiunti mantenendo le tariffe a un livello sempre basso. La virtuosità raggiunta dai nostri Comuni non è un punto di arrivo, ma di partenza verso nuovi obiettivi: la partita è difficile, lo standard è già molto elevato, ma continueremo a lavorare per migliorarci sempre di più”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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