Un libro appassionato che ripercorre la vita di un’artista che ha voluto dare una nuova chiave di lettura allo street painting: si tratta del volume “Graziano: un’anima a colori” dedicato all’artista Graziano Maso, in arte “Ken” (in alto il suo ritratto) scritto dalla sorella Silvia Maso e che sarà presentato alle 18.30 di oggi, sabato 15 dicembre, al bar Radio Golden di Conegliano.
Maso, nato a Treviso nel 1972 e scomparso prematuramente nel 2005 dopo quattro anni di malattia, viveva a Conegliano, città in cui aveva lavorato come tipografo in diversi laboratori e realizzato i murales del parcheggio di via Pittoni. Aveva inoltre fondato “La Cremeria art group“, che riunisce tutti gli artisti del Triveneto.
Svariate le collaborazioni di Maso, tra cui la realizzazione dei graffiti “Element soul in war” e “Quinto elemento” su una parete di 750 per 300 metri quadrati a Conegliano, per conto di Electrolux, in collaborazione con l’associazione Ancora, il Comune di Conegliano e gli operatori del Progetto Giovani
La stessa famiglia di Maso vive da sempre nell’arte, a partire dalla sorella Silvia, autrice del libro in questione, diplomata all’Accademia di belle Arti a Venezia e appassionata della pittura su tela.
E proprio la sorella ha voluto riprendere un progetto da sempre voluto da Graziano Maso, ovvero un volume che raccontasse il suo passato, presente e futuro, con le immagini della sua street art.
“Graziano – spiega la sorella Silvia – ha sempre voluto questo volume, diviso in tre parti, che non ha potuto portare a termine a causa della sua prematura scomparsa. Quindi ho voluto continuare io ciò che aveva iniziato mio fratello“.
“Il libro – continua la sorella – parla di Graziano come persona e come artista: su questo secondo aspetto ha portato un concetto di street art sotto una luce differente da quella solitamente intesa, mentre dal punto di vista umano era molto amato”.
“Sua l’idea di creare una comunità di artisti – prosegue Silvia Maso – come quella di proseguire nel proporre un’arte diversa da quella tradizionale, grazie anche ai lavori ancora presenti a Conegliano”.
“Mio fratello credeva molto nel concetto del ricordo che si lascia alle persone – aggiunge l’autrice del volume – e, per questo, la terza parte che parla del suo futuro contiene ricordi e testimonianze dei suoi amici, che ringrazio perché mi hanno aiutato molto”.
Un dialogo tra passato, presente e futuro che si rincorre tra le pagine di un libro, da intendere anche come testimonianza di un grande legame esistente tra i fratelli Maso, ma allo stesso tempo un’opera utile per raccontare un modo di fare arte distante dai rigidi canoni tradizionali.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Silvia Maso).
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