Reeds torna a fare musica. Tra le colline di Scomigo nasce il cd “Soft Touch”, 12 canzoni in stile dance e smooth jazz

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Reeds è il nome d’arte con cui Maurizio Potocnik ha debuttato nel mondo della dance Made in Italy, a metà degli anni Ottanta. Festivalbar, televisione, concerti, tour e successi discografici (le sue hit più note sono “In Your Eyes” e “Immagination”) lo hanno portato alla ribalta, fino al 1990.

Poi Reeds si è fermato, è tornato a Conegliano (dove vive e lavora ancora oggi), ha cambiato totalmente mestiere. Da 25 anni è l’editore della guida gastronomica “Best Gourmet Alpe Adria”, pubblicata con il logo del Club Magnar Ben, associazione fondata da Maurizio quasi per gioco ed oggi uno dei brand più affermati nel panorama dell’editoria enogastronomica.

Ma il primo amore non si scorda mai. Quindi, Potocnik ha imbracciato di nuovo la chitarra, ha coinvolto amici musicisti, dj e produttori discografici ed è tornato a scrivere canzoni (in lingua inglese).

Tra la recensione di un ristorante e la degustazione di un vino dell’Alpe Adria, Reeds ha prodotto un nuovo album, uscito a Natale, che si va ad aggiungere agli 11 singoli del passato, di cui 9 pubblicati in Europa, Sud America, Asia e Russia.

Quest’anno, di tempo a disposizione per comporre e arrangiare i nuovi brani ne ha avuto molto, durante i mesi del primo lockdown, nel chiuso della sua casa-studio di Scomigo, avendo accanto la compagna Tiziana, musa ispiratrice e collaboratrice della guida “Best Gourmet”. “The wall”, “Take your time”, “Lost in Paradise” fanno parte delle 12 tracks raccolte nel cd “Soft Touch”, che si può acquistare tramite il sito www.reedsofficialmusic.com. Il sogno è quello di presentarlo dal vivo nel 2021, quando l’emergenza Covid allenterà la morsa.

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Maurizio Potocnik, sessant’anni il 10 dicembre scorso. Sei tornato alle origini, sei tornato a fare quello che sapevi fare negli anni Ottanta: cantare.

“Eh si! Cantare, suonare, comporre è stata la mia vita per tanti anni. Poi ci sono stati dei periodi in cui mi sono fermato con l’attività musicale. Ma tre anni fa ho ripreso. Di questa cosa sono così entusiasta che mi sono anche fatto riscrescere il capello. Mi sono veramente ringiovanito, perché la musica fa ringiovanire. Ho iniziato un progetto, due anni e mezzo fa, in studio di registrazione che è terminato pochi giorni fa, con il mio lp che si chiama “Soft touch”, in uscita proprio in questi giorni. Quindi io sono molto contento”.

Con te torna la dance italiana, questo è lo stile che ti ispira. E’ ancora valida, nonostante le grandi discoteche purtroppo, ormai, siano tramontate?

“Ma guarda, la musica dance italiana non è mai morta e nessun genere musicale muore mai. La musica si ricicla. Adesso c’è un nuovo genere per i giovani , ma noi non riusciamo ad ascoltarlo. Ed è per questo che io ho creato questo lp, che non vuole essere un lp nostalgico, attenzione, perchè io non voglio essere nostalgico.

Ma volevo riprodurre in parte le sonorità degli anni Ottanta. E credo di esserci riuscito, almeno in due o tre brani sicuramente. Poi ci sono dei brani diversi, più pop come “The wall” e anche un pezzo che si può definire smooth jazz. Quindi, c’è una bella visione di una musica completa, che è leggermente legata agli anni Ottanta”.

Ma il mercato è cambiato completamente. Oggi si parla di digitale, quindi contano le visualizzazioni.

“Si contano le visualizzazioni, certo, ma conta anche la promozione. Io mi ricordo che quando ho fatto il Festivalbar e sono stato all’Arena di Verona, è stato molto bello e abbiamo venduto anche tanti dischi. Perchè poi comunque se ti fai vedere la gente sa che esisti, capisce che fai musica, la ascolta e comincia ad innamorarsi, io spero. Certo, però, oggi il mercato è cambiato, è tutto digitale, è tutto scaricabile. Si guadagna veramente poco, ve lo assicuro, quindi si fa tanto per passione. Io lo faccio come seconda, terza, quarta attività nel senso che se poi riuscirò a monetizzare va bene, ma non è certo questo lo scopo con cui ho fatto l’ellepi”.

Allora in bocca al lupo. Vuoi fare un augurio ai nostri lettori?

“Intanto mi sembra facile, perchè un anno meglio di quello che abbiamo passato spero si possa averlo. Spero che nel 2021, soprattutto, potremo tornare a stare insieme e che, dal punto di vista musicale, potremo tornare a fare dei concerti, delle serate, a far sentire la nostra musica dal vivo che credo sia una cosa molto importante”.

(Fonte: Cristiana Sparvoli © Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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