Ci saranno nuovi sopralluoghi, sia da parte dei tecnici dei Vigili del Fuoco che dei Carabinieri di Conegliano, all’interno dello store cinese Aumai, distrutto dal violento incendio di martedì 6 agosto.
Gli investigatori stanno cercando di risalire alle cause che hanno fatto scoppiare le fiamme visto che in pochi minuti una nuvola nera si è alzata in cielo con il fuoco che ha distrutto gran parte della merce in vendita. Solo il tempestivo e efficace intervento dei Vigili del Fuoco, arrivati da molti distaccamenti della Provincia e del Friuli-Venezia Giulia, ha impedito il crollo della struttura.
Ma è proprio il grande quantitativo di plastica bruciata che potrebbe rendere più complicate le indagini, visto che si cerca anche qualche segno di un possibile malfunzionamento dell’impianto elettrico che potrebbe aver causato un cortocircuito fatale. Quello che ad ora è certo, confermato dal racconto di alcuni testimoni e dalle immediate indagini di Vigili del Fuoco e Carabinieri, e che le fiamme siano divampata dal reparto casalinghi posto a pochi metri dalle casse.
È in quella zona che alcune persone avrebbero assistito a un litigio tra alcuni giovani che poi sarebbero scappati: non ci sarebbe comunque nessuna correlazione tra la lite (qualora venisse confermata) e le successive fiamme, ma si tratterebbe solo di una coincidenza temporale.
Al momento il centro commerciale rimane sotto sequestro con i danni causati dall’incendio ben visibili a chi transita lungo la trafficatissima statale Pontebbana.
(Autore: Simone Masetto)
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