Rotto un tubo dell’acquedotto in via Teatro vecchio, nel cuore del centro storico coneglianese: il fatto è avvenuto nella prima mattinata di oggi, venerdì 4 novembre, e ha richiesto l’intervento degli addetti di Piave Servizi, come confermato dal vicesindaco della città con delega ai lavori pubblici Claudio Toppan.
Una rottura che si è rivelata più seria di quello che poteva inizialmente sembrare, tanto che è stato necessario interrompere il flusso d’acqua non solo in via Teatro vecchio, ma anche nelle vie Beato Ongaro e XX Settembre. Un intervento che ha richiesto un lavoro durato almeno tutta la mattinata odierna.
Nel frattempo, sono terminati i lavori alla centrale dell’acqua, che lunedì 7 novembre aprirà i battenti in via Canova, laterale di via Carpenè: lo sportello di Piave Servizi si è infatti trasferito da corso Vittorio Emanuele II nello storico edificio dei primi del Novecento, ora completamente ristrutturato.
L’intervento per la centrale (costruita nel 1910 e poi ampliata negli anni cinquanta del secolo scorso) ha richiesto un investimento complessivo pari a 1 milione e 200 mila euro, finanziato in parte dalla Regione Veneto (con un contributo a fondo perduto di 405 mila euro) e da Piave Servizi (con una somma di 795 mila euro).
La struttura ospiterà lo sportello di Piave Servizi, seminari e visite guidate.
Resteranno invariati gli orari di apertura al pubblico dello sportello, ovvero dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 12; il lunedì e il giovedì dalle 14 alle 16.30 e il venerdì dalle 8.30 alle 12.30.
L’accesso sarà possibile solo previo appuntamento, da concordare contattando telefonicamente il numero 0438-795743, mentre ulteriori informazioni riguardanti gli orari aggiornati e altri aspetti degli sportelli di Piave Servizi sono consultabili direttamente nel sito web aziendale alla sezione “Contatti, uffici, sportelli e orari”.
Nello specifico, il cantiere ha riguardato l’adeguamento sismico della struttura, sono stati ricavati dei nuovi spazi al pianterreno, comprendenti gli uffici, i servizi igienici e un ascensore. Al primo piano, invece, è stato organizzato uno spazio adibito a riunioni e incontri, per un totale di 70 posti a sedere, con la volontà di promuovere la centrale come punto di riferimento per l’attività di diffusione della cultura dell’acqua.
“A più di un secolo dalla costruzione originale, l’edificio assume un nuovo ruolo per la comunità, ma non perde le proprie origini – ha fatto sapere il presidente di Piave Servizi, Alessandro Bonet -. Al momento mancano solamente alcune finiture, ma gli uffici sono al 100% pronti ad aprire le proprie porte. Ringrazio il Comune di Conegliano, soggetto attuatore dell’opera, per la collaborazione sempre fattiva e responsabile”.
“Siamo estremamente felici della conclusione di questi lavori e non vediamo l’ora di visitare i nuovi spazi. Personalmente, inoltre, questo risultato mi rende particolarmente orgoglioso: l’accordo per il recupero della struttura risaliva al mio primo mandato – ha commentato il sindaco Fabio Chies -. Un grande plauso a Piave Servizi per il lavoro portato a termine: parliamo di un intervento minuzioso e di un restauro curato nel minimo dettaglio, a beneficio di una costruzione che fa parte della storia di Conegliano e del territorio”.
(Foto: Piave Servizi).
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