Sabato scorso a Conegliano la commemorazione per le vittime delle foibe in via Papa Giovanni XXIII

Anche Conegliano, sabato scorso, ha voluto commemorare le vittime delle foibe in via Papa Giovanni XXIII. Si tratta di una pagina di storia che trova a fatica lo spazio adeguato e che meriterebbe, nonostante si sia trattata di un’altra tragedia umana registratasi negli anni bui del secondo conflitto mondiale.

Era l’8 settembre del 1943 quando veniva firmato l’armistizio, data che ha segnato l’inizio dell’inferno per le popolazioni italiane residenti in Dalmazia e nelle aree della Venezia Giulia, che non hanno trovato pace neppure al termine del periodo bellico.

Dal 1943 al 1947, infatti, i comitati popolari di liberazione jugoslavi di Josip Broz, noto come Tito, si scagliarono contro tutto ciò che rappresentava il simbolo di quella che era stata un’italianizzazione forzata, senza risparmiare i civili, che venivano gettati nelle fenditure carsiche tristemente note con il nome di “foibe”, che sarebbero circa 2.000 sul territorio tra il Carso e l’Istria.

Conegliano commemorazione foibe2

Se ancora oggi sussistono delle discordanze sulle cifre precise delle vittime, ciò che è certo è che furono migliaia le persone che persero la loro vita: secondo quanto emerso dalle autopsie fatte sui cadaveri rinvenuti, è emerso come nelle foibe non venissero occultati corpi raggiunti da colpi d’arma da fuoco, bensì venissero gettate persone ancora in vita, in seguito perite dal violento impatto con il fondo della fenditura o addirittura per fame e sete.

Uno scenario agghiacciante che merita, però, di ritrovare il giusto spazio nei manuali di storia. La scelta del 10 febbraio come data della commemorazione non è casuale: proprio il 10 febbraio del 1947 venne firmato un trattato di pace dove i territori dell’Istria e parte della Venezia Giulia, un tempo italiani, vennero ceduti alla Jugoslavia. Con una legge del 30 marzo 2004, si stabilì come tale data dovesse venire riservata per ricordare e commemorare quanti hanno perso la vita in maniera tanto tragica.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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