Polemiche a Conegliano sul prossimo consiglio comunale, convocato per il 23 dicembre alle ore 16. Proprio l’inusuale ora di inizio della seduta, che solitamente si svolge a partire dalle 19, è oggetto di scontro, con l’opposizione che accusa la maggioranza di utilizzare questo escamotage per coprire le divisioni interne.
L’attacco più duro è del capogruppo del Movimento 5 Stelle Alberto Ferraresi, che parla di “mancanza di rispetto sia per l’istituzione che per i consiglieri”.
“La democrazia non deve essere amministrata solo da chi è libero da impegni lavorativi ma da tutti, anche chi lavora. L’orario che permette questo è il solito, le ore 19, non era necessario cambiarlo – spiega Ferraresi, per cui non è propriamente democratica questa decisione”.
Il consigliere conclude puntando il dito contro le divisioni interne alla maggioranza: “sicuramente timorosa dei numeri risicati che ormai la compongono”.
Anche da parte del Partito Democratico si avanza il sospetto che la decisione sia stata presa per un calcolo di presenze, con la consigliera Isabella Gianelloni che parla di un inedito “consiglio comunale “ad orarium” ”.
“Evidentemente, onde evitare pericolose defezioni per la maggioranza, cene, cori, recite varie hanno la precedenza” attacca Gianelloni, a cui fa eco il capogruppo democratico Alessandro Bortoluzzi, che spiega: “Dobbiamo spostare il consiglio per le recite della maggioranza, e non è neanche la prima volta”.
Alle accuse dell’opposizione risponde il presidente del consiglio comunale Giovanni Bernardelli, che parla di “polemiche sterili”.
“L’ora della convocazione non è usuale, ma è successo di votare anche di mattina, se necessario. Lunedì 23 era l’ultima data utile per non fare il consiglio tra Natale e Capodanno, e essendo la vigilia di Natale abbiamo deciso di anticipare di qualche ora la seduta” – spiega il consigliere della Lega Nord.
Inoltre, precisa Bernardelli, la polemica non era stata avanzata nella riunione dei capigruppo: “Solo Ferraresi aveva spiegato di non poter presenziare per motivi lavorativi, gli altri non hanno protestato”.
Lo scontro si inserisce in una situazione già delicata per la maggioranza: il consiglio di lunedì prossimo sarà infatti il primo dopo la crisi innescata dai Popolari lo scorso 21 novembre (qui l’articolo).
Mentre si parla di una possibile trattativa per riportare Francesco Polo e Stefano Dugone tra i banchi della maggioranza, le polemiche di questi giorni lasciano scorgere nuovamente lo spettro di una frattura interna all’amministrazione non sanata del tutto.
(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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