“Sei veneto? Allora non puoi entrare”: è quello che si è sentito dire Damiano Marin, studente coneglianese di 25 anni, all’ingresso del Philips Museum di Eindhoven, in Olanda.
Damiano Marin si è laureato in architettura allo Iuav di Venezia, ateneo dove sta proseguendo gli studi. Quest’anno avrebbe dovuto trasferirsi a Shanghai per un’esperienza Erasmus, ma a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus è costretto a seguire le lezioni online.
Nel frattempo aveva deciso di recarsi nella città olandese di Eindhoven, sede del prestigioso Phlips Museum, importante per chi come Damiano Marin è nel campo dell’architettura.
“Non ho avuto nessun problema al mio arrivo in aeroporto – racconta Marin – e, per questo, oltre alla cattedrale finto-gotica, volevo visitare questo museo dell’illuminazione”.
“Una volta arrivato all’ingresso – prosegue Marin – mi è stato detto di disinfettarmi le mani, cosa che ho fatto. Poi mi hanno chiesto da dove venissi e ho risposto dall’Italia. Mi hanno chiesto se provenissi dall’Italia del Nord e io sono stato sincero e ho risposto di sì, dal Veneto. Quindi mi è stato detto che non potevo entrare: sinceramente ci sono rimasto un po’ male”.
“Ho trovato la cosa insensata, dal momento che nel frattempo avevo parlato con altre persone di Eindhoven e quindi, di conseguenza, anche loro per la stessa ragione non avrebbero potuto entrare nel museo” – specifica il 25enne coneglianese.
“Come fanno a controllare con chi hanno parlato tutte le persone a cui è consentito l’ingresso al museo? – conclude Marin – Ho trovato la cosa insensata, dato che non ho avuto problemi neppure in aeroporto”.
Questa è solo una delle sfaccettature e degli scenari causati dall’emergenza Coronavirus.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it)
(Foto: per gentile concessione di Damiano Marin).
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