Sicurezza e ordine pubblico sono due temi che a Conegliano spesso sono entrati a far parte sia del dibattito cittadino che di quello politico.
E stavolta a riprendere in mano la questione è Maurizio Tondato, capogruppo della Lega in consiglio comunale con un passato da comandante della Polizia locale a Treviso, il quale ha puntato il dito sulla necessità di un lavoro da fare anche all’interno delle famiglie, con un ritorno “al rispetto dei valori persi”.
Tondato, infatti, ha spiegato che a suo parere non c’è “solo una necessità del presidio” sul territorio, ma anche di una cultura del rispetto che deve essere impartita in primis all’interno del nucleo familiare, ricordando gli atti che nel tempo si sono susseguiti nel tempo e che “indignano moltissime persone”.
“Quasi sempre, tutti questi comportamenti vengono definiti meri atti di bullismo – ha affermato il capogruppo – Ritengo, però, che declassarli ad atti di bullismo sia riduttivo: è necessario un approccio diverso da parte degli adulti”.
“I minori sono sempre più lasciati a se stessi e la famiglia delega a terzi quello che dovrebbe essere un suo fondamentale dovere/diritto, ovvero quello di educare i propri figli alla cultura del rispetto delle regole e degli altri – ha proseguito – Ritengo pertanto necessario, e urgente, sostenere maggiormente la cultura del rispetto, sia nei confronti delle istituzioni che delle persone, e questo lo si potrà ottenere non solo con un cambiamento culturale che deve iniziare dalla famiglia, ma anche con interventi sanzionatori per chi viola tali regole“.
“Ritengo che il personale della Polizia locale, e in genere tutte le Forze dell’ordine, stia facendo il massimo di ciò che è possibile fare: il problema è che i provvedimenti che possono adottare, tenendo conto delle norme esistenti, sono anacronistici e insufficienti rispetto a certi comportamenti – ha aggiunto – Tutto ciò è il risultato di anni di lassismo, dove la logica del ‘voler sempre giustificare tutto’ era, ed è, prevalente partendo dalla famiglia, per arrivare a provvedimenti legislativi che, in alcuni casi, hanno dato l’impressione di tutelare maggiormente l’aggressore piuttosto che la vittima dell’aggressione”.
“Va ripristinata la cultura del rispetto, applicando le dovute sanzioni quando vengono violate le regole (la pena deve essere certa e proporzionata alla gravità del fatto e qui si rende necessario l’intervento del legislatore). Quindi, per aiutare i nostri figli ad acquisire dei valori, quali ad esempio l’onestà, la sincerità, il rispetto, la dignità, la lealtà – ha specificato – Noi genitori, per primi, dobbiamo essere coerenti tra quello che diciamo rispetto a ciò che realmente facciamo, altrimenti diamo un insegnamento discordante che può avere effetti opposti nei confronti dei terzi”.
Un concetto, quest’ultimo, su cui si è dichiarato d’accordo anche il sindaco di Conegliano Fabio Chies: “Sono assolutamente d’accordo sull’aspetto culturale, legato alle famiglie. Colgo l’occasione per chiarire che non c’entra nulla il Biscione con quanto successo a Sacile”.
Chies si riferisce all’episodio della rissa tra giovani verificatasi lo scorso weekend nella città friulana, in un luna park: una prima ipotesi vedeva due fazioni opposte, una friulana e l’altra che sembrava proveniente dal Biscione di Conegliano, coinvolte in una resa dei conti.
Chies ha smentito il coinvolgimento di coneglianesi del Biscione nel fatto: “Noi abbiamo le informazioni certe dalle Forze dell’ordine che nessuno è del coneglianese, sono persone di Treviso e di Pordenone. C’è stato un miglioramento netto sul Biscione, grazie al grande impegno di tutti, anche dei privati”.
“Concordo con Tondato: bisogna fare molto dal punto di vista sociale e chiediamo un grosso impegno anche alle famiglie, perché l’educazione arriva da là” ha concluso Chies.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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