Sicurezza nelle città, Stefani (Lega): “Serve una strategia multilivello”

Durante la raccolta firme per il terzo mandato, al gazebo della Lega allestito sabato a Conegliano, Alberto Stefani (vicesegretario federale e segretario regionale del partito) ha fatto il punto sul tema della sicurezza nelle città.

Oltre al caso di Treviso, anche Conegliano di recente ha assistito a un’aggressione ai danni di un autista della Mom.

“Tanti problemi non derivano dal sindaco stesso: è facile dare la colpa al primo cittadino, che è il primo ad essere colpito nei momenti di insicurezza – è la premessa fatta da Stefani -. Queste dinamiche si affrontano con una ‘strategia multilivello’, che arrivi anche a livello sovracomunale e governativo: auspichiamo che ci sia il maggior impegno possibile (e noi lo faremo nelle sedi opportune), affinché si possano prendere in considerazione strumenti che siano anche al passo con i tempi”.

“Il fenomeno delle baby gang dieci anni fa, o anche solo cinque anni fa, era meno sentito: adesso è forse diventato il problema principale perché la società è cambiata, sta evolvendo (se di evoluzione si può parlare in certi casi) e quindi dovremmo essere al passo con gli strumenti migliori per prendere le decisioni sulla questione, cosa che il sindaco da solo non può fare” ha osservato.

Stefani ha quindi osservato che è necessario che i sindaci collaborino con i ministeri competenti e le strutture dedicate nelle Prefetture, lavorando affinché “questa situazione possa migliorare nel tempo”.

Non è una situazione facile per nessun Comune – ha chiarito -. C’è il problema anche nei piccoli Comuni, figuriamoci in quelli più grandi”.

La questione della sicurezza si accompagna a quello della mancata certezza della pena. “Sicuramente è un tema molto complesso, su cui stiamo lavorando – ha aggiunto Stefani -. Serve una politica adatta ai tempi e credo che si possa fare un grande lavoro anche con il ministro Nordio: la società cambia e noi dobbiamo essere pronti ad affrontare questi cambiamenti”.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Arianna Ceschin)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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