Alleanze e avvicinamenti: la primavera di Conegliano è un periodo in cui la città assiste ai preparativi per la partita delle amministrative autunnali.
Tra le novità emerse in questi giorni, c’è l’avvicinamento di Silvano Dal Bo, con il suo gruppo Conegliano Futura, a Noi per Conegliano, che vede al suo interno figure come Alberto Ferraresi, Carlo Dal Vera, Carlotta Tinarelli, Umberto Peruzzet, Roberto Masi, Massimo Bellotto, Fiorella Pessotto, ma anche Alessandro Bortoluzzi, Isabella Gianelloni e Italo Rebuli, solo per citarne alcuni.
Dal Bo è una figura del territorio conosciuta, visto il suo lavoro nel mondo dell’organizzazione di eventi con l’agenzia Medianotte, un settore messo in grossa difficoltà dalla pandemia, come lo stesso ha sottolineato, aggiungendo come proprio da tali criticità sia necessario partire per ridisegnare il futuro di una città diversa.
E proprio di futuro tratta l’associazione Conegliano Futura di Dal Bo, un gruppo che non può definirsi ufficialmente una lista civica, anche se il ragionamento che l’anima è su questa linea e che, ora, ha deciso di collaborare con Noi per Conegliano.
“Dopo 30 anni vorremmo una campagna elettorale che si distanzi dai soliti luoghi comuni – ha dichiarato Dal Bo – e, soprattutto, che non veda la lista civica come il solito escamotage politico per guadagnare dei voti”.
“C’è bisogno di mettersi in gioco per il futuro della città – ha proseguito – e, nel frattempo, noi del gruppo di Conegliano Futura, abbiamo preso contatti con Noi per Conegliano, dalle posizioni molto vicine alle nostre”.
“Spero di poter dare il mio contributo in quello che sarà a tutti gli effetti un progetto comune – ha ribadito – e posso dire che altre situazioni collaborative si stanno generando”.
C’è un certo riserbo sui prossimi passi per la campagna elettorale, ma Silvano Dal Bo ha riferito quelli che sono, a suo dire, i punti principali necessari a un cambiamento sostanziale della città e, su quella che potrebbe essere definita la scacchiera della partita delle elezioni coneglianesi, lo stesso Dal Bo definisce il proprio schieramento come “gli antagonisti di un potere amministrativo che si è ripetuto per 30-40 anni”.
“Io credo che chi fa amministrazione debba essere essenzialmente rappresentante di se stesso e della comunità. – ha dichiarato a tal proposito – Biosgnerà scegliere un sindaco che rappresenti la comunità stessa e non la politica”.
“Conegliano avrebbe potuto dare di più – ha continuato – e ora ci sono pure i problemi generati dalla pandemia. E, considerati proprio questi problemi, è necessario rivedere le regole e cambiare, anche per Conegliano”.
“Per il futuro serve un’amministrazione moderna, che non attende le risposte del partito per poter agire”, sono le parole di Silvano Dal Bo di Conegliano Futura.
(Foto: Alberto Ferraresi).
#Qdpnews.it