Siti Unesco e promozione della qualità dell’abitare, un binomio oggetto di ricerca da parte dell’Università Iuav di Venezia

Si è concluso ieri, martedì 25 maggio, il seminario online “I siti Unesco tra tutela, valorizzazione e promozione della qualità dell’abitare” a cura dell’Università Iuav di Venezia.

Un incontro che ha avuto lo scopo di avviare una riflessione sulle opportunità per le città e il territorio beneficianti della nomina a patrimonio Unesco in termini di miglioramento della qualità dell’abitare, fornendo le linee guida di tutela e valorizzazione del patrimonio.

Un punto di partenza, quindi, che ha visto la riflessione partire dall’ultimo sito nominato patrimonio dell’umanità ovvero le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, un luogo dove gli obiettivi di tutela e valorizzazione del territorio si intrecciano a dinamiche di spopolamento e abbandono dei centri storici e a casi di conflittualità sociale connessa alla stretta convivenza tra viticultura e tutela del buon vivere.

“Il nostro lavoro è appunto attivare processi gestionali e promuovere il fattore benessere che non è solo connesso all’economia ma anche allo sviluppo sostenibile – afferma Laura Gabrielli, Università Iuav di Venezia – in questi luoghi vi è un intreccio tra interessi tra pubblico e privato per promuovere lo sviluppo economico e sociale del territorio”.

“Un lavoro che comprende vari elementi e che concorre all’interno del tutto, il paesaggio designa una determinata parte di territorio il cui carattere deriva da fattori naturali e umani, esso è un luogo teorico che trae equilibrio da diversi fattori. Occorre puntare sulla resilienza del territorio attraverso un sistema che si integri con il tutto. La ricerca ci porta a comprendere come nella buffer-zone vi sia interazione tra ambiente, costruzione e produzione, la cura della città può avvenire attraverso integrazione di tutte queste azioni”.

Un territorio al centro di studi di ricerca dell’IR.IDE dello Iuav di Venezia  come descritto da Matteo Basso: “Una delle mappe delle colline del prosecco all’interno del nostro studio illustra l’espansione delle superfici a vigneto della zona Docg, un tema importante che genera cambiamenti dell’uso dei suoli, l’esigenza di tutela dell’Unesco si interseca con la priorità di espansione del vigneto portando ad impatti sulla sicurezza del territorio e in particolare, nelle aree pianeggianti, all’espansione della monocultura della vite. Inoltre possono nascere conflitti tra agricoltura intensiva e abitazioni con alte conflittualità sociali”, sono questi i problemi da cui si dovrà partire in futuro per la gestione del sito Unesco.

Spunti sono arrivati da chi Unesco lo è diventato da molto tempo, Roberto Cerrato, direttore dell’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, ha esposto come le scelte adottate nelle colline dei vini piemontesi possano tradursi in incentivi e sviluppi per le colline del Conegliano Valdobbiadene, dando importanza e valore alle buffer zone, puntando alla qualità senza eccedere nella quantità sempre garantendo la sostenibilità e i servizi.

“Il riconoscimento Unesco per le colline di Conegliano e Valdobbiadene porta a lavorare su queste tematiche – ne è convinto Giuliano Vantaggi dell’associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene – oggi nel post Covid le cose stanno cambiando, il virus ci ha reso quasi schiavi della casa e ci ha portato a scegliere dove vivere rendendo indisponibili alcuni luoghi, oggi c’è una forte richiesta di piccoli e medi centri. La qualità di vita abitativa nei piccoli centri esiste, questa ricerca della qualità abitativa deve risiedersi nei giovani nella volontà di un nuovo lavoro è così che sarà possibile far rivivere i luoghi e le tradizioni”.

Progetti già in corso sono attivi nel territorio delle colline del prosecco come la mappatura degli edifici storici del territorio che potrebbero diventare in futuro qualcos’altro portando un turismo che ben si coniughi in sintesi con le realtà presenti. Oggi il turista, secondo Vantaggi, si innamora del territorio.

(Foto: Consorzio Valdobbiadene Conegliano).
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