Dopo la tempesta che in questi giorni ha coinvolto la Pro loco di Conegliano e il suo presidente, Angela Buso, arrivano parole di solidarietà a sostegno della stessa Buso da parte di Patrizia Loberto (nella foto), presidente di Conegliano In Cima.
“Come Patrizia Loberto, e come presidente dell’associazione Conegliano In Cima, – ha dichiarato – voglio esprimere la mia totale solidarietà e il pieno appoggio ad Angela Buso, sia per la persona che per il ruolo di presidente della Pro loco, in quanto persona seria, corretta e integerrima che ha sempre lavorato per e con le associazioni del territorio, aiutando e supportando nel momento del bisogno“.
“Bisognerebbe dare maggiore risalto al lavoro di persone che, a titolo totalmente gratuito e sotto forma di volontariato, vogliono il bene della città. – ha proseguito Patrizia Loberto – Da qualche mese le associazioni del territorio hanno intrapreso un bel percorso di collaborazione e sinergia per promuovere, supportare e dare risalto a Conegliano”.
“Mi auguro – ha concluso Loberto – che le associazioni possano continuare a lavorare unite, perché rappresenta un valore aggiunto per la città”.
La Pro loco era entrata al centro della cronaca con l’annuncio delle dimissioni di uno dei due vicepresidenti, ovvero Cesare Peccolo, anche se lo stesso aveva fatto subito intendere come la sua scelta non fosse stata dettata da eventuali disaccordi con la guida del gruppo (qui l’articolo).
Un fatto, però, che non avrebbe mai fatto immaginare il seguito della vicenda, ovvero la sfiducia e la richiesta di commissariamento dell’associazione da parte di ben otto consiglieri della Pro loco.
Una lettera inviata via mail all’Unpli Veneto e al suo presidente Giovanni Follador, recante la firma di Giordano Francescon, Valentina Perin, Paolo Mumolo, Nicolò Toppan, Valentina Modolo, Franco Corrocher, Daniele Marchioni e Sara Favaro (qui l’articolo), accusava, di fatto, Angela Buso di non aver garantito un ambiente sereno e una certa collaborazione interna.
Tutto questo a soli due mesi dal rinnovo del direttivo.
Una missiva strutturata in nove punti dove, in sostanza e in sintesi, i consiglieri hanno espresso la propria contrarietà in merito all’inasprimento dei rapporti con il Comune, soprattutto in relazione alla scelta dell’amministrazione di affidare l’organizzazione del Natale 2020 a una realtà esterna tramite bando.
Una motivazione, secondo i firmatari della lettera, sommata a una mancata trasparenza nelle decisioni prese e all’estromissione di alcuni consiglieri dalla vita associativa, estromissione che avrebbe coinvolto anche il tesoriere in relazione all’accesso ai conti correnti e alla documentazione della parte contabile.
Parole per le quali Angela Buso, dipendente comunale a Conegliano nell’Ufficio Cultura e manifestazioni, al momento non ha ancora replicato.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Patrizia Loberto).
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