Non tutti sanno che nel complesso dell’ex Ca’ di Dio, il primo ospedale a Conegliano fondato nel 1791, l’oratorio venne dedicato a Santa Caterina d’Alessandria, figura femminile che la storia vede come martire proprio ad Alessandria d’Egitto, per ordine di un imperatore romano, del quale la santa aveva respinto la proposta di matrimonio e la fede pagana.
Una figura che nella giornata di domani, mercoledì 25 novembre, nella chiesa di San Rocco alle 18.30, sarà ricordata per tre motivi: per riportare alla luce uno dei capitoli della storia coneglianese, ricostruito dalla studiosa Nadia Lucchetta nel suo ultimo volume “Oratorio di Santa Caterina, Ca’ di Dio e ospedale di Conegliano” per Grafiche Antiga, ma anche per celebrare la Giornata internazionale della violenza sulle donne e invocare la protezione della Santa in questo periodo di pandemia.
Il motivo della realizzazione dell’oratorio in onore di questa Santa sta nel fatto che essa fa parte dei 14 santi ausiliatori, collegati alle epidemie che si sono diffuse nei secoli, e per questo dedicatari di cappelle e ospedali, come il primo costruito a Conegliano.
Tra questi Santi ausiliatori figura anche lo stesso San Rocco, a cui è intitolata una delle più note chiese di Conegliano, per la quale venne realizzata nel 1592 la pala “Le nozze mistiche di Santa Caterina e santi” di Ludovico Pozzoserrato, poi sostituita nel 2018 con una copia con le misure dell’originale.
E proprio a San Rocco, ci sarà la benedizione di don Alberto e l’invocazione a Santa Caterina, patrona anche della cultura, per richiederne la protezione in questo momento difficile di pandemia.
Il primo ospedale di Conegliano, ora sede della biblioteca comunale, nel tempo ha beneficiato di donazioni e di attenzioni da parte di varie realtà associazionistiche della città.
Nel tempo, è divenuto anche la sede della Consulta delle associazioni combattentistiche e d’Arma di Conegliano, conservando bandiere e stendardi di ben 23 associazioni locali.
Un appuntamento dove storia, dialogo sulla condizione della donna e preghiera religiosa si intrecciano dando vita a un momento di riflessione di particolare intensità.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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