La Polizia di Stato ha denunciato due giovani cugini per aver imbrattato diversi luoghi pubblici della città di Conegliano con svastiche, croci celtiche e scritte antisemite.
I due ragazzi, di 28 e 25 anni e già noti alle forze dell’ordine, sono stati identificati grazie a un’attenta attività di indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica.
Gli episodi di vandalismo, che suscitarono indignazione e preoccupazione tra i cittadini, risalgono al 16 dicembre del 2023.
Le indagini, condotte dalla Polizia di Stato e nello specifico dal Commissariato di Conegliano, hanno portato al sequestro di materiali e indumenti presumibilmente utilizzati dagli indagati durante le azioni illecite.
Le scritte offensive e i simboli di odio vennero segnalati nella zona del Biscione, della galleria di via Cavour, e in una colonna del porticato di Palazzo Gera.
Fondamentali sono state le immagini delle videocamere della zona e le seguenti perquisizioni in cui gli agenti hanno ritrovato gli stessi indumenti utilizzati durante il fatto. Secondo le indagini, i due avrebbero lasciato l’auto in una zona della città non videosorvegliata, scendendo dalla vettura vestiti e travisati con indumenti neri, tranne le scarpe. La Polizia ha iniziato a tenere d’occhio i profili social di uno dei due, notandone l’identico abbigliamento in un video che lo immortalava mentre lanciava dei coltelli: un elemento che ha facilitato l’identificazione del giovane e, successivamente, del cugino.
Ai due giovani è stato contestato il reato di imbrattamento con l’aggravante della finalità di odio etnico e razziale, nonché il reato di cui all’art. 518-duodecies del Codice Penale, introdotto dal legislatore nel 2022 a tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, con pene che vanno dai 6 mesi ai cinque anni in base alla gravità.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Questura di Treviso)
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