Tennis, un’impronta “di Marca” sul primo oro olimpico azzurro

Renzo Furlan: c’è anche la sua mano nell’oro olimpico della tennista Jasmine Paolini in coppia con Sara Errani

In questo caso, “storico” non è un aggettivo buttato lì a caso, e men che meno iperbolico.

Non lo è perché l’oro vinto ieri ai Giochi di Parigi dal doppio azzurro femminile Jasmine Paolini – Sara Errani è il primo conquistato dall’Italtennis in tutta la storia olimpica, ancora più prezioso del pur importantissimo bronzo conquistato poche ore prima, nel singolare maschile, da Lorenzo Musetti (le prime due medaglie se le sono giocate assi del calibro di Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, tanto per rendere l’idea del livello del torneo), dopo un digiuno italiano di un secolo esatto.

E in quest’oro splendido splendente, giustamente celebrato dai media di ogni dove, c’è un’impronta “di Marca”, quella di Renzo Furlan, ex pro (e azzurro) di Codognè ora allenatore della Paolini, giocatrice che sta vivendo una stagione strepitosa, comprovata oltre che dall’oro a Parigi 2024 anche dalle finali – perse ma pur sempre raggiunte – al Roland Garros e a Wimbledon, due tornei del Grande Slam.

Furlan e Paolini hanno iniziato a lavorare insieme nel 2015, ma senza troppa continuità perché il tecnico aveva ancora un contratto da direttore tecnico della federtennis serba. La toscana era rimasta senza allenatore e lo contattò. Fino allo scoppio della pandemia i due collaborarono “part time”, primo tassello di un mosaico che aveva già portato Jasmine dal numero 93 al 64 al mondo.

L’esperienza di Furlan ha giocato un ruolo decisivo nella crescita di Jasmine, e tale aspetto non è sfuggito al presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che via social ha evidenziato il ruolo dell’ex tennista e oggi coach trevigiano nella crescita e nei risultati di Paolini: “Furlan è stato uno dei migliori giocatori italiani degli anni ’90 e numero 1 dell’Italia per 121 settimane. Nella sua carriera professionistica ha conquistato due titoli ATP 250, uno sul cemento e l’altro sulla terra rossa, su sette finali disputate e raggiungendo il 19° posto della classifica ATP.

Nato a Conegliano e cresciuto a Cimetta di Codognè, dal 2015 è al fianco della ventottenne toscana nella sua ascesa nell’olimpo del tennis, neo campionessa olimpica nel doppio con Sara Errani. Una coppia che ieri, una pennellata dopo l’altra, ha scritto un capolavoro per il tennis italiano” chiosa Zaia.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Comune di Codognè – archivio Qdpnews.it)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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