Poco dopo le 10.30 della mattinata di oggi, domenica 7 giugno, genitori e bimbi di tutte le età si sono riuniti sulla Scalinata degli Alpini in centro a Conegliano, per manifestare, in maniera pacifica e apolitica, tutto il proprio disagio verso la gestione del mondo della scuola, ancora ricco di incognite, specialmente per quanto riguarda la ripresa di settembre.
Un flashmob svoltosi sotto la supervisione della Polizia locale e dei Carabinieri e conclusosi poco dopo le 11, con un fragoroso applauso.
Tutto è nato da un’idea di Martino Impemba, i cui figli frequentano le scuole di Conegliano, e di Tiziana Tassan: da loro si è sviluppato un passaparola tra i genitori anche delle zone limitrofe, per darsi appuntamento stamattina, dando voce a un disagio purtroppo ancora in corso.
“La didattica a distanza ha costretto alcune famiglie a dover acquistare addirittura 3 computer – ha spiegato Impemba – e a spendere soldi ulteriori per la connessione internet”.
Oltre a ciò i genitori hanno segnalato come la didattica a distanza abbia mutato le abitudini delle famiglie stesse, “trasformate in vere e proprie scuole, dove non si poteva parlare o muoversi liberamente, a causa delle varie lezioni in corso“.
Ma la ripresa settembrina delle scuole è stato il tema più dibattuto e segnalato da numerosi cartelli esibiti nel corso del flashmob.
“Perché il calcio riparte e la scuola no?”, “Vogliamo una scuola sana”, “Torniamo a scuola tutti in libertà! Senza schermi, né mascherine“, sono soltanto alcuni dei messaggi che i genitori hanno lanciato nella mattina di oggi.
“Esprimiamo la nostra vicinanza ai genitori. – ha dichiarato Gianbruno Panizzutti, assessore alla Pubblica istruzione e alle Politiche giovanili del Comune di Conegliano – La scuola deve ripartire, certamente con un minimo di precauzione, ma deve ripartire”.
“In questo senso – ha proseguito l’assessore – il Governo dovrebbe fare meno annunci e rassicurare di più. Da parte nostra, faremo tutto ciò che è possibile per sostenere i genitori”.
“Per le famiglie e per i ragazzi è stato un periodo impegnativo – sono le parole del sindaco Fabio Chies – e i ragazzi stessi devono avere la possibilità di fare il loro percorso di crescita, naturalmente in sicurezza”.
“Ci auguriamo che la situazione cambi velocemente”, ha concluso il primo cittadino.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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