Negli ultimi tempi la città di Conegliano sta assistendo a chiusure di attività, trasferimenti di negozi e a imminenti aperture.
Di recente è emerso l’annuncio della chiusura del negozio di abbigliamento Scoop di via Cavour, realtà che conta dei punti vendita in diverse città del territorio, mentre altri esercizi hanno aperto o stanno per farlo.
Qual è lo stato di salute generale del commercio coneglianese? Sul tema si sono espressi Maurizio Gibin, di Ascom Conegliano, Patrizia Loberto di Conegliano In Cima e l’assessore al Commercio Yuri Dario.
“Conegliano in gran parte rispecchia le problematiche generali del commercio – ha risposto alla domanda Gibin -. Le idee sono chiare per il commercio ma speriamo che finisca presto questo periodo e che arrivi il 2023, un anno in cui non succeda nulla di negativo, per ricostruire e guardare al futuro“.
“Allo stesso tempo c’è da dire che chi fa impresa lo deve saper fare sempre di più – ha aggiunto -. Gli imprenditori devono essere formati, molto preparati, devono conoscere le dinamiche di impresa: non basta più solo lavorare, ma sapere cosa si fa, prevedere i momenti non buoni e avere un salvagente per i tempi difficili“.
“In città è un’altalena, tengono duro i ‘negozi cardine’. Intendo i negozi storici di Conegliano – è invece l’osservazione di Patrizia Loberto -. C’è un continuo cambiamento e spostamento, forse per trovare il posto migliore: si cerca il proprio ‘posto al sole’ e Conegliano è come una scacchiera. Non è detto che lo spostamento sia negativo, però significa che l’attività, dov’era collocata, non stava bene”.
“Il centro si è ristretto e si vede. C’è un’alternanza di sedi atipica – ha proseguito Loberto -. I commercianti lamentano il fatto che non ci sia più gente a piedi e di essere stati penalizzati con la chiusura delle strade per certi eventi. Lavorano con i clienti fidelizzati e hanno esigenze diverse, che non riguardano solo l’affitto (in Corte delle Rose si trovano affitti da 500 euro). Credo che piazza Carducci potrà dare una marcia in più“.
Il lavoro sulle competenze è invece l’ingrediente fondamentale, in questo momento, secondo l’assessore comunale Yuri Dario: “C’è movimento a Conegliano – è la premessa fatta -. Ci sono state delle chiusure ma anche delle aperture di attività di abbigliamento, di servizi e bar”.
“Credo che oggi il lavoro dei commercianti sia legato al saper comunicare – ha precisato Dario -: oggi il commercio non vive più solo del passaggio, ma deve proporsi anche a livello comunicativo e c’è chi investe quindi sui social”, anticipando che per attivare altre forme di sostegno al commercio il Comune dovrà cercare dei fondi.
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