La Procura di Pordenone ha chiesto il giudizio immediato per l’imprenditore 61 enne Dimitre Traijkov che il 30 gennaio scorso, intorno alle ore 20, causò l’incidente stradale lungo l’autostrada A28 nel quale persero la vita le cugine Sara Rizzotto, 26 anni, di Conegliano e Jessica Fragasso, ventenne di Mareno di Piave.
Il Giudice per le indagini preliminari, dopo avere accolto tale richiesta, ha fissato la data della prima udienza per mercoledì 8 giugno in Tribunale a Pordenone.
Le indagini difensive dell’indagato di origini bulgare, a cura degli avvocati Loris Padalino e Gianni Massanzana, sono tuttora in corso al fine di ridimensionare, per quanto possibile, la gravità delle accuse.
L’uomo, a bordo di una Land Rover Freelander, quella sera, stava viaggiando nel tratto di autostrada tra Villotta di Chions e Azzano Decimo ad una velocità di 180 km/h, ben oltre il limite di 130 consentito, quando impattò e travolse la Fiat Panda azzurra che proseguiva a 90 km/h, con all’interno le due ragazze e le figlie di Sara Rizzotto, rispettivamente di 2 anni e 5 mesi.
In seguito al violento urto le due giovani morirono sul colpo, mentre le bambine sopravvissero nonostante le lesioni e una prognosi di 40 giorni.
La Panda venne scaraventata a 125 metri di distanza rispetto alla corsia rettilinea di destra dove si trovava, il Suv a 225 metri.
Nell’incidente rimase coinvolta anche una terza auto, una Fiat 500, sulla quale viaggiavano i genitori di Jessica, Alain Fragasso e Barbara Rizzotto, che si trovava davanti alla vettura delle ragazze.
Dopo l’impatto con la Panda, il Suv sì ribaltò e colpì il mezzo dei due coniugi, causandone il ferimento e una prognosi di 8 giorni.
Attualmente l’imprenditore, proprietario di una ditta di trasporti a Villotta di Chions, avvalsosi della facoltà di non rispondere, si trova agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nella sua abitazione di Pordenone e si dice preoccupato e dispiaciuto per quanto accaduto.
Egli è accusato di omicidio stradale plurimo e omissione di soccorso, poiché fuggito attraverso i campi dopo il fatto e rintracciato solo intorno alle 20.50 di quello stesso giorno dalla Polizia Stradale di Pordenone nel suo domicilio. Verrà giudicato, inoltre, per guida in stato di ebbrezza (il suo tasso alcolemico era tre volte il consentito) e omissione di soccorso ai feriti.
(Foto: Questura di Pordenone, 30 gennaio 2022)
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