Motrice esce dai binari a Roma, in tilt i collegamenti ferroviari ad alta velocità tra Nord e Sud Italia. Nella Marca ritardi di 100 minuti

Tornano a circolare i treni tra Friuli e Veneto

Il pomeriggio e la serata di oggi hanno registrato pesantissimi disagi nei collegamenti ferroviari tra nord e sud della Penisola, che stanno interessando anche il nordest e la Marca trevigiana, in una giornata della settimana – il venerdì – in cui gli spostamenti sono tradizionalmente numerosi.

Intorno alle 14 un treno Alta Velocità Frecciarossa, partito alle 8.50 del mattino da Torino e diretto a Napoli, è parzialmente uscito dai binari, con la motrice di coda, dopo essere ripartito da Roma Termini, all’altezza della stazione Prenestina della Capitale, urtando a quanto pare contro la porta d’ingresso della galleria “Serenissima”.

Il tabellone degli arrivi alla stazione Fs di Conegliano la sera di venerdì 3 giugno

Né i passeggeri né il personale di servizio sono rimasti feriti, ma l’incidente ferroviario ha costretto il gruppo Fs a rivoluzionare la circolazione dei treni, deviandone diversi dalla linea ad Alta Velocità a quelle convenzionali.

A farne le spese sono stati anche molti passeggeri che oggi erano a bordo delle “Frecce” e dei convogli Italo diretti da Venezia a sud di Roma (Napoli, Salerno, Reggio Calabria…) e viceversa.

I ritardi maturati sono stati in alcuni casi eclatanti, come i 218 minuti (praticamente quasi 3 ore e 40′) impiegati dal Frecciarossa partito da Venezia intorno alle 10.30 e arrivato a Napoli centrale solo alle 19.26 anziché alle 15.48 previste.

Superiore alle due ore era, all’ora di cena, il ritardo della “Freccia” Venezia – Reggio Calabria, attesa al capolinea verso mezzanotte dopo essere partito dalla stazione lagunare di Santa Lucia a mezzogiorno e mezzo.

Sempre all’ora di cena di venerdì risultavano annunciati in arrivo con almeno 100 minuti di ritardo nelle stazioni della Marca interessate dal servizio Alta Velocità (Treviso Centrale e Conegliano) i due “diretti” Napoli – Udine del pomeriggio, un Italo e un Frecciarossa.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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