Quando il vino non sa di tappo: “Amorim Cork Italia” neutralizza la molecola responsabile di questo odore

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Ecosostenibilità, design e innovazione all’interno di una buona organizzazione aziendale sono gli aspetti che contraddistinguono la “Amorim Cork Italia” che ha una filiale anche nel Trevigiano, a Scomigo.

L’azienda, leader mondiale nella produzione di tappi di sughero, distribuisce più di 600 milioni di tappi da Bolzano fino alla Sicilia e il prodotto più venduto è chiaramente il tappo da spumante che, in Provincia di Treviso, viene esaltato grazie agli ottimi vini del territorio.

“Più di un terzo di quello che noi facciamo è il tappo da spumante – spiega Carlos Santos, amministratore delegato della “Amorim Cork Italia” – ma dopo copriamo tutto il mondo, dai vini che costano più di 100 euro fino ai vini di tutti i giorni che possono anche costare un euro e mezzo-due euro. Abbiamo una gamma di prodotti completa per tutte le fasce di prodotto di vino che si possono immaginare”.

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“Nel nostro magazzino – prosegue – teniamo mediamente 50 milioni di tappi e in Italia produciamo circa 1 milione e 300 mila tappi al giorno. Il problema del vino che sa di tappo è da sempre al centro del nostro sforzo di ricerca. Da quest’anno, possiamo dire di aver sconfitto l’odore di tappo perché siamo riusciti a creare un trattamento che, in qualche modo, neutralizza completamente la probabilità di avere la molecola responsabile dell’odore e del sapore di tappo, che si chiama tricloroanisolo, a contatto con il vino”.

“Per quanto riguarda la sensibilità ambientale del consumatore in generale – aggiunge Carlos Santos – va detto che Mohan Munasinghe, premio Nobel per la pace 2007, al Summit internazionale “Climate Change Leadership 2018” ha affermato che il gruppo Corticeira Amorim è uno dei 10 esempi virtuosi da seguire a livello planetario, perché dimostra come sia possibile per l’uomo far convivere le proprie attività e la natura, in un equilibrio rispettoso. Un tappo da spumante è in grado di assorbire più di 500 grammi di CO2 durante la sua vita di crescita in un albero di sughero”.

“Cioè è in grado di neutralizzare la CO2 prodotta dalla bottiglia stessa – precisa l’amministratore delegato di “Amorim Cork Italia” – Allora moltiplichiamo questo per i milioni di tappi che noi produciamo e che vendiamo in Italia, oltre ai miliardi di tappi che commercializziamo nel mondo. Il tappo di sughero, alla fine, è una specie di riserva contro la CO2 che noi troviamo nell’ambiente perché la foresta di sughero ha una capacità di assorbimento della CO2 enorme, perché è un sempreverde”.

“Il design – conclude – è uno dei fronti che noi vogliamo iniziare a esplorare. Noi abbiamo iniziato a raccogliere i tappi usati nel 2011, oggi raccogliamo in Italia più di cento tonnellate all’anno attraverso più di 40 onlus, più di 1000 persone e più di 6000 punti di raccolta. Quest’anno nasce la prima linea di oggetti di design a partire dal tappo riciclato. La nostra collezione di oggetti di design si chiamerà “Suber”, dal nome della quercia da sughero (Quercus suber L.), e noi abbiamo voluto proprio utilizzare l’acronimo “Suber” per caratterizzare questa linea che sarà destinata ai privati ma anche alle cantine. Noi vogliamo che il tappo di sughero rientri in cantina attraverso il design”.

 

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto e Video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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