Ormai è ufficiale: lunedì 7 giugno ci sarà l’apertura di via Amerigo Vespucci, l’arteria stradale che negli anni è stata, spesso e volentieri, al centro delle contese politiche.
Come aveva già reso noto il comandante della Polizia locale Claudio Mallamace, in questi giorni proseguiranno i lavori per le ultime rifiniture, in termini di segnaletica, prima dell’inaugurazione (vedi articolo): la cerimonia avrà inizio alle 10, orario in cui verrà scoperta la targa toponomastica mentre, successivamente, don Giuseppe Menzato, sacerdote della parrocchia dei Santi Martino e Rosa, proseguirà con la benedizione del tratto stradale.
Un’apertura non senza polemiche, a partire dalle osservazioni mosse dal gruppo politico Noi per Conegliano, che ha ritenuto l’opera non sufficiente in un contesto generale della gestione del traffico ma che, paradossalmente, potrebbe creare maggiori disagi, “riversando in centro troppe auto e creando un collo di bottiglia”.
“Preferiamo dare più spazio alle persone che alle auto – ha dichiarato il gruppo – Manca una visione organica”.
In sostanza, il quesito principale mosso dal gruppo riguarda le tempistiche e l’entità degli interventi tali da assicurare quella circolazione scorrevole auspicata dallo stesso Piano del traffico: l’arteria stradale di via Amerigo Vespucci, secondo il gruppo, non sarebbe altro che uno degli interventi previsti, al fianco della previsione di una chiusura di via Carducci.
Chiusura per la quale non ci sarebbero ancora sintomi in merito alla sua realizzazione.
“Crediamo si sia persa l’occasione di fare scelte più coraggiose, a favore della sostenibilità”, ha affermato il gruppo, secondo il quale sarebbe mancata, “una visione organica da parte degli amministratori”, che avrebbero dato “più spazio alle auto, togliendone alle persone”: a tal proposito, il gruppo ha citato la riduzione dei giardini di San Martino e la pedonalizzazione di via Carducci, “che resta una promessa”.
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