Un concorso per ricordare la “Maestra Jo”, ovvero Joanne Piazza Valot, amatissima insegnante a Conegliano e vicepresidente dell’associazione “Il sorriso di Cristina” (nonché referente dell’inclusione nelle scuole): è questa l’idea lanciata dalla stessa associazione citata, culminata con la premiazione di quattro scuole della città del Cima.
La donna è mancata a giugno 2023, all’età di 54 anni, a seguito di una malattia che tuttavia non è riuscita a spegnere il ricordo dell’amatissima maestra, tanto che nell’ottobre dello stesso anno venne a lei intitolata l’aula magna delle scuole “Kennedy”.
Il concorso, organizzato con il patrocinio del Comune di Conegliano, si è incentrato sul tema “Filastrocca delle differenze”, rivolgendosi alle scuole dell’infanzia e primaria dei tre istituti comprensivi cittadini.
Nello specifico, lo scorso 10 marzo sono stati premiati (nella stessa aula magna delle Kennedy) la primaria Marconi (prima classificata) con la somma di 700 euro, la primaria della “Nostra Famiglia” (seconda classificata) con 400 euro, la primaria Kennedy con 250 euro e altri 250 euro sono andati alla scuola dell’infanzia di Campolongo (entrambe terze ex aequo).
L’iniziativa, come si leggeva all’interno del bando, aveva lo scopo di “considerare le diversità di ognuno come un potenziale fondamentale per costruire ambienti e persone in grado di accogliere, invitando a considerare i bisogni di ogni allievo, in particolare in una dimensione sociale e di partecipazione”.
Un’idea per avvicinare gli studenti al mondo dell’inclusione, della solidarietà e del volontariato.
Un concorso, pertanto, per “proporre nuove sfide in termini di progettualità e promozione rivolta davvero a tutti, che per potersi sviluppare concretamente richiede una partecipazione attiva interna ed esterna alla scuola”.
Un modo, in sostanza, per promuovere competenze connesse alla comunicazione, in maniera da imparare a lavorare in gruppo, nonché una forma di apprendimento cooperativo, di insegnamento reciproco e di educazione socio-emozionale e pro-sociale.
A discrezione degli insegnanti era possibile proporre disegni, piccole sculture, autoritratti, la realizzazione di giochi semplici, allo scopo di “favorire lo sviluppo delle abilità e dei sensi”.
I premi in denaro avevano la finalità di finanziare progetti sulla tematica per il prossimo anno: le proposte presentate sono state giudicate da una giuria composta da un’equipe di educatori e insegnanti esperti in disabilità, inclusione e didattica speciale, i quali hanno valutato i prodotti realizzati, decretando gli istituti vincitori del concorso.
Come ha spiegato l’associazione “Il sorriso di Cristina” (nota anche per l’organizzazione della tradizionale “Marcia della mamma”), presieduta da Angelo Basciano, “tutte le classi hanno dimostrato una profonda sensibilità rispetto alla tematica proposta, presentando opere dalla grande qualità artistica ed emozionale”.
“L’idea del nostro progetto e l’idea stessa di una scuola inclusiva si forma in ragione della necessità di creare dei luoghi per l’apprendimento che sappiano valorizzare il potenziale di ciascuno e, in questa occasione, i ragazzi sono riusciti a sviluppare la tematica dell’inclusione, presentando i lavori di gruppo ed estendendo la tematica anche all’idea di comunità solidale, multiculturale e attenta al senso di appartenenza – ha proseguito Il sorriso di Cristina – L’associazione ha premiato dunque quelli che, per la giuria, si sono dimostrati essere i migliori elaborati realizzati, ma ci teniamo a sottolineare che tutti coloro che hanno aderito sono riusciti nell’obiettivo. Per questo riconosciamo il prezioso lavoro di tutti i ragazzi e degli insegnanti, a questi ultimi rivolgiamo un ringraziamento speciale per l’impegno, la professionalità e la voglia di realizzare progetti didattici, che accompagnano il percorso formativo e inclusivo”.
“Per la valutazione è stata considerata in particolare l’aderenza tra il progetto presentato e i requisiti indicati nel concorso; quindi, la qualità tecnica e didattica del progetto valutate, anche in relazione all’età delle classi partecipanti, l’originalità, la creatività e la partecipazione attiva. Inoltre, si è rivelato di enorme importanza, per la valutazione, la dimostrazione di come il principio dell’inclusione sia costitutivo del percorso didattico e questi lavori sono riusciti a riflettere uno spirito profondo, originale e attento alle risonanze emotive che costituiscono le esperienze di ciascuno – ha aggiunto – Ci teniamo particolarmente a riconoscere anche il grande lavoro fatto da tutte le altre classi della scuola primaria de La Nostra Famiglia, dalle scuole primaria San Francesco e Pietro Maset e dalle scuole dell’infanzia Matteotti e Zandonai, per la creazione di giochi inclusivi e la produzione dei libri tattili e sensoriali, mediatori per la partecipazione e la condivisione e che, attraverso le storie narrate, hanno saputo trattare la tematica in maniera diretta”.
Angelo Basciano ha quindi voluto ringraziare tutti, “perché educare alle differenze significa aprirsi anche alle complessità delle situazioni vissute da ognuno e tutti i progetti, attraverso le varie modalità di racconto narrativo, danno luogo al linguaggio di tutti senza limiti o confini”.
“Un ringraziamento speciale anche per l’interesse manifestato per l’iniziativa e soprattutto per l’impegno e la passione con cui sono state seguite le classi – ha concluso Basciano – Dopo il successo di tale edizione, ci auguriamo che le scuole possano partecipare alla prossima seconda edizione, pensata per valorizzare la memoria della nostra Maestra Jo, oltre ad essere un’occasione unica per sensibilizzare i più piccoli sul valore dell’inclusione, celebrando al contempo la loro creatività e sensibilità. Un’iniziativa che può offrire ai ragazzi la possibilità di diventare promotori attivi di inclusione e amicizia a scuola“.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: per gentile concessione di Angelo Basciano)
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