Solo chi è genitore di un figlio speciale può davvero capire quanto sia difficile rendere piacevole la degenza presso un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Ircss) ma i genitori di Niccolò ci sono riusciti.
La famiglia Carrai viene da lontano: da lunedì scorso, dopo un lungo viaggio in camper, i tre sono arrivati alla Nostra Famiglia da Empoli e per accertamenti diagnostici del loro figlio Nicolò affetto da una patologia rara si trovano ricoverati all’Ircss Medea di Conegliano.
Nonostante l’accoglienza e la gentilezza da parte di tutto lo staff medico e infermieristico, gli esami a cui i bambini e ragazzi spesso sono sottoposti generano spesso ansia e frustrazione, senza contare il grande stress della lontananza da casa e dagli affetti.
È per questo che Paola e Alessandro cercano in tutti i modi di portare un po’ di quotidianità nella vita di Niccolò, ingegnandosi con piccoli stratagemmi: per fargli conoscere la geografia italiana e del mondo, da sempre gli propongono i piatti tipici di ogni regione o nazione, dai biscotti della fortuna cinesi, ai dolci norvegesi o francesi.
“Dal momento che non è possibile uscire dalla struttura neppure durante i giorni festivi per motivi di sicurezza legati alla pandemia, per far conoscere a Niccolò la storia di Conegliano ci siamo affidati a Internet, in cerca di tradizioni curiose” raccontano i genitori.
Tra le tante informazioni, una sorpresa: il tiramisù va forte in quest’area del Veneto e, guarda caso, è fra i dolci preferiti da Niccolò.
Alessandro e Paola dunque hanno cercato in città una pasticceria disposta a fare una consegna a domicilio all’Ircss Medea: “Abbiamo raggiunto per telefono Luca, il titolare della pasticceria Alpago, a cui abbiamo espresso il nostro desiderio. Subito si è reso disponibile per assicurarci la consegna di domenica, nonostante sia stato per lui il giorno più impegnativo della settimana”.
Alle otto di domenica mattina la consegna era già stata effettuata ma il titolare dell’Alpago ha voluto sorprendere la famiglia, assicurando loro che il tiramisù era offerto dalla casa.
“Siamo senza parole per questo gesto di generosità. Al nostro ritorno in Toscana probabilmente non smaltiremo subito lo stress di questo ricovero – ammette la coppia – ma abbiamo avuto modo di conoscere e apprezzare la città di Conegliano e i suoi abitanti e porteremo nel cuore il dolce ricordo del tiramisù di Luca”.
(Foto: per concessione della famiglia Carrai).
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