Un traguardo centenario per Giovanna Introvigne: forestale, mamma, nonna, bisnonna e trisavola

100 anni per Giovanna Introvigne
La festa per i 100 anni di Giovanna Introvigne

Compleanno speciale per Giovanna Introvigne che ieri, domenica 19 marzo, ha festeggiato i suoi 100 anni a Casa Fenzi, struttura per anziani in viale Spellanzon a Conegliano, circondata dall’affetto dei parenti e degli operatori della residenza.

La signora, oltre a essere madre di tre figli, è nonna di sei nipoti, bisnonna di nove pronipoti e trisavola di una femminuccia (prossimamente lo sarà anche di un maschietto).

La storia di Giovanna Introvigne inizia a Tarzo, dove nasce il 19 marzo 1923: la signora è terza di sette fratelli, nati da due matrimoni della madre Giuseppina De Bastiani.

Quest’ultima, infatti, restò vedova del marito Giovanni Introvigne quand’era al terzo mese di gravidanza della figlioletta Giovanna ed era giĂ  madre di Gisto, nato a gennaio del 1921, e di Dima, venuta alla luce nel gennaio 1922.

Quella in cui crebbe Giovanna fu una famiglia numerosa di contadini mezzadri, con nonni, zii e zie.

Successivamente, la madre di Giovanna si risposò con Giosuè Introvigne, fratello del defunto marito, e da lì arrivarono i fratelli Lina, Giuseppe e Giovanni. Poi Giuseppina De Bastiani si ammalò e restò in questa condizione per 6 anni, fino alla sua morte nel 1936, avvenuta sei mesi dopo aver dato alla luce il figlioletto Bertillo.

All’epoca, Giovanna Introvigne aveva quasi 13 anni e si ritrovò a dover accudire i fratellini piĂą piccoli, mentre quelli piĂą grandi erano andati “ad opera” nelle famiglie della zona. Negli anni successivi, iniziò anche ad andare a lavorare come inserviente negli alberghi di Cortina d’Ampezzo e Fiume, durante il periodo estivo.

All’etĂ  di 17 anni conobbe Vincenzo De Biasi, che sposò il 6 marzo 1943. Il marito era al fronte sulle Alpi Carniche e, una volta giunto l’8 settembre ’43, con l’Esercito italiano allo sbando, l’uomo riuscì a tornare a casa con alcuni commilitoni e lì venne militarizzato nel Corpo forestale.

Nel frattempo, la famiglia di Giovanna Introvigne e Vincenzo De Biasi si allargò, con l’arrivo dei tre figlioletti (Marisa, Gianfranco e Loredana) tra il 1943 e il 1948.

I coniugi portarono avanti assieme la loro famiglia con molti sacrifici, fino al 1961, anno in cui il marito Vincenzo si ammalò: l’uomo morì il 2 marzo 1962.

La moglie Giovanna venne assunta nella Forestale, così da poter provvedere alla crescita dei figli i quali, nel frattempo, si sposarono, dandole sei nipoti.

In quel periodo, quindi, la signora Introvigne riuscì a trovare del tempo da dedicare a se stessa, facendo delle vacanze e dei viaggi, in Italia e all’estero.

Nel 1981 conobbe Costantino Pilat, con cui iniziò una convivenza, terminata nell’agosto 2007, con la morte di lui. Ma fu nel 2015 che arrivò un nuovo dolore per la signora Giovanna, ovvero la perdita di Loredana, la figlia piĂą giovane.

Con il passare del tempo, poi, Giovanna iniziò ad avere la necessitĂ  di usare sempre maggiori ausili per la mobilitĂ  e la sicurezza, nella propria abitazione di Vittorio Veneto, fino alla decisione, presa a oltre 99 anni, di andare in casa di riposo: “Qua si sta bene, è come essere in albergo” è la frase che i parenti hanno sentito piĂą volte ripetere da lei.

Parenti che, in occasione di questo compleanno speciale, le hanno dedicato un particolare messaggio di auguri: “Cara Giovanna, mamma, nonna, bisnonna e trisnonna, un grande abbraccio, tanti baci e un grazie di cuore dai figli, nipoti, pronipoti, parenti e amici tutti”.

(Foto: per concessione della famiglia).
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