Ore 11.45: puntuale (è il caso di sottolinearlo), alla nuova stazione di Mestre Gazzera ferma il primo treno regionale. A scendere il governatore Luca Zaia e la sua vice (con delega alle infrastrutture) Elisa De Berti, che in pochi passi, al fianco del “Pop”, raggiungono il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il vicedirettore generale operation di Rete Ferroviaria Italiana Vincenzo Macello.
La giornata è storica non solo per la città metropolitana di Venezia, ma anche per tutta la rete ferroviaria regionale, che si arricchisce di una nuova fermata (quella di Mestre Gazzera, appunto) e che indica la linea voluta dai vertici politici: creare una vera e propria metropolitana di superficie che collega le province di Padova, Venezia e Treviso.


“Quello di oggi è un importante tassello di un più ampio progetto del valore complessivo di 58,25 milioni di euro, oltre 46 milioni dei quali finanziati dalla Regione, con un contributo di Rete Ferroviaria Italiana di 10,25 milioni di euro e del Comune di Venezia di 2 milioni, che ha interessato il “Nodo della Gazzera”, un’area fortemente urbanizzata nell’omonimo quartiere qui a Mestre – ha commentato il governatore Luca Zaia –. Un ulteriore passo avanti per rendere il nostro sistema di trasporto sempre più sostenibile e integrato”.
Per i pendolari – molti dei quali provenienti dalla Marca – che utilizzeranno la tratta Conegliano-Venezia a bordo dei regionali lenti, gli unici a fermare a Gazzera (19 nei feriali, 16 il sabato e 12 la domenica) il viaggio si allungherà di altri due minuti, il tempo necessario per la sosta del convoglio, la discesa dei passeggeri e la ripartenza verso Venezia Mestre.


L’attivazione della nuova fermata di Venezia Mestre Gazzera, lungo la linea ferroviaria Venezia-Udine, si inserisce in un contesto più ampio di riorganizzazione viaria e di potenziamento ferroviario, noto come “Nodo della Gazzera”, prossimo alla conclusione, che interessa un’area di forte urbanizzazione ubicata principalmente nel quartiere della “Gazzera”, a Mestre.
“Io continuo ad essere dell’idea della SFMR, il sistema ferroviario metropolitano regionale – commenta il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro –. È importante che tutte le stazioni si attivino. La mia idea è che se lavoro nel nuovo ospedale che verrà realizzato a Padova, io possa vivere a Castelfranco o a Portogruaro”.




Dopo un lungo iter iniziato nel 2007, questa nuova stazione ha vissuto diverse fasi di approvazione, negoziazione ed esecuzione dei lavori, e ha visto nelle sue fasi più recenti l’azione sinergica e coordinata di Regione del Veneto, Comune di Venezia, Rete Ferroviaria Italiana e la società Veneto Strade, ciascuno impegnato a seguire parte dei lavori di completamento.
“Questa fermata è dotata di due banchine lunghe circa 330 metri – ha commentato Vincenzo Macello – accessibili tramite un sottopasso pedonale che collega le due aree di accesso principali. Il sottopasso è attrezzato con tre ascensori per garantire l’accessibilità a tutti gli utenti, inclusi quelli con mobilità ridotta. Nelle aree di parcheggio sono disponibili 6 posti auto dedicati all’utenza con mobilità ridotta, uno stallo per autobus, 3 parcheggi per taxi e 208 posti a lunga sosta. Inoltre, la fermata è provvista di servizi igienici ad uso esclusivo dell’utenza, situati nelle vicinanze del primo fronte di fermata”.


Al completamento del “Nodo della Gazzera” manca sempre meno: i lavori termineranno con la realizzazione della vicina fermata ferroviaria di via Olimpia, lungo la linea ferroviaria Venezia–Trieste, attualmente in avanzata fase di esecuzione, che sarà completata da RFI nel corso del 2025.
(Autore: Simone Masetto)
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