Una vita per il teatro: addio ad Antonio “Toni” Sartor della Compagnia Tremilioni

Solo pochi giorni fa aveva fatto le prove per il nuovo spettacolo, motivo per cui nessuno si sarebbe aspettato di dovergli dire “addio”: ieri è mancato a 80 anni Antonio “Toni” Sartor, figura molto nota a Conegliano, città dove risiedeva, per il suo impegno con la Compagnia teatrale Tremilioni.

Una realtà amatoriale che lui stesso fondò nel 1988, nell’ambito della parrocchia di Parè, con il sostegno del sacerdote di allora, don Fausto Scapin.

Una Compagnia di cui divenne anche il regista e che, nel tempo, è divenuta protagonista di spettacoli molto amati, mettendo in scena commedie di Goldoni e opere di autori come Molière, senza dimenticare le rassegne teatrali organizzate (come di recente tra i teatri Dina Orsi e Careni, rispettivamente a Conegliano e Pieve di Soligo) e il corso annuale di recitazione.

Un’esperienza che gli aveva consentito di mettere in pratica la passione trasmessagli dal padre: come ha raccontato la famiglia, negli anni è stata conservata una foto che ritrae lo stesso Sartor sul palcoscenico, mentre recita con il papà.

Antonio Sartor aveva affiancato la profonda passione per il mondo del teatro alla sua professione: prima dipendente alla Silca di Vittorio Veneto, successivamente si era messo in proprio, fondando un’attività sempre nel settore delle chiavi.

Un’attività guidata fino al 2003, quando l’arrivo della pensione gli aveva permesso di dedicarsi a 360 gradi alla sua passione per il teatro.

“Era conosciuto per il teatro: all’interno della Compagnia organizzava tutto, per questo lo chiamavano ‘il capo’ – hanno raccontato i parenti – Ci credeva tantissimo nel teatro e la sua prima rappresentazione con la Compagnia era avvenuta nell’oratorio della parrocchia di Parè”.

“Aveva un carattere forte: lo ricodiamo come una persona splendida, un burbero che brontolava suscitando simpatia e facendo ridere”, hanno concluso.

Un ricordo è arrivato anche da Lucio Zuliani, presidente della Compagnia Tremilioni e suo storico componente.

“Questa notizia ci ha preso alla sprovvista, in quanto non c’erano state avvisaglie di quanto sarebbe successo – ha raccontato – Ha fondato la Compagnia, che inizialmente aveva uno spirito parrocchiale: nel tempo l’ha portata a un certo livello, rendendola conosciuta anche fuori dal Veneto e, per attori come me, è stata una fortuna incontrarlo”.

Ha trasmesso la sua grande passione ai giovani in parrocchia, insegnando la cultura e l’educazione del teatro – ha proseguito – Per noi è una grossa perdita, perché ha dato tanto: questa notizia è stata uno shock. Speriamo che la sua lezione di vita nel teatro possa continuare”.

E, a tal proposito, non è escluso che in futuro venga organizzato uno spettacolo, una rassegna o, più in generale, un’iniziativa in suo ricordo. “Ne parleremo all’interno della Compagnia”, ha detto Zuliani.

Antonio “Toni” Sartor lascia la moglie Liliana, i figli Michele con Francesca e Silvia con Fabio, i nipoti Beatrice, Elena e Mauro, le sorelle, i cognati, i nipoti e tutti i parenti.

Il funerale sarà celebrato martedì 4 marzo alle 10, nella chiesa parrocchiale “Beata Vergine Maria di Fatima” a Parè, dove lunedì sera alle 20 verrà recitato il Santo Rosario.

Dopo la funzione funebre, la salma verrà tumulata nel cimitero di San Giuseppe.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Onoranze funebri Roman)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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