La scherma è uno sport che incanta per l’eleganza del gesto, velocità e destrezza dello schermidore nel parare il colpo, che riporta a quei film di cappa e spada, dove ci si sfidava a duello.
In cento anni di storia delle olimpiadi da Parigi 1900 a Sydney 2000, la scherma italiana è salita ben cento volte sul podio.
Ad Atene si è raggiunta quota 107 medaglie, implementata a 114 con le 7 conquistate a Pechino 2008, per poi giungere alle 121 totali grazie ai sette podii ottenuti sulle pedane di Londra 2012.
Ad oggi il medagliere azzurro si attesta a quota 125, in virtù delle 4 medaglie conquistate nell’edizione dei Giochi Olimpici di Rio 2016, grazie a Daniele Garozzo, Elisa Di Francisca, Rossella Fiamingo e alla Nazionale di spada maschile, in attesa di Tokyo 2021.
Un record di eccezionale rilievo per una disciplina che vanta di essere l’unica in Italia ad aver conquistato così tante medaglie olimpiche e che contribuisce ad accrescere sempre più il prestigio internazionale di tutto lo sport italiano.
Un record di eccezionale spessore per una disciplina che vanta di essere l’unica in Italia ad aver conquistato così tante medaglie olimpiche e che contribuisce ad accrescere sempre più il prestigio internazionale di tutto lo sport italiano.
Possiamo dunque dire che il movimento della scherma sia uno dei fiori all’occhiello degli sport nazionali, fondamentale è dunque anche il lavoro delle società locali, come ad esempio lo Scherma Conegliano, che da sempre, trova nei ragazzi il “leitmotiv” del proprio club.
Una società che, nonostante lo stop causa Covid, ha potuto fare allenare i propri ragazzi, essendo quasi tutti agonisti, e, già in occasione dei campionati regionali di metà aprile ha potuto già ottenere buoni risultati tra i propri atleti.
Il team, capeggiato dal presidente Rino Perencin, è riuscito a fare incetta di medaglie a livello regionale e a piazzare un’atleta, Giorgia Ongaro, alla fase finale dei campionati nazionali assoluti femminili che avranno luogo domani, venerdì 28 maggio.
Prestazioni importanti frutto del lavoro di maestri e insegnanti che, da anni, aiutano i bambini, fin dalla tenera età, a diventare con il tempo abili spadaccini.
“La scherma si basa sulla tecnica ed è anche la cosa più complicata – afferma Patrizia Zuliani, insegnante di scherma del team coneglianese – E’ importante insegnare ai ragazzi la metodologia di questa disciplina, si tratta di uno sport fatto di tattica e strategia poiché di fronte a me trovo un avversario preparato. E’ indispensabile affinare con il tempo non solo il fisico ma anche l’atteggiamento mentale. Queste cose vengono insegnate ai bambini ma anche agli adulti ed è la base della scherma”.
Mentalità e tenuta tecnica, ingredienti principali per affrontare questo tipo di sport e che, lo scherma Conegliano da anni riesce a trasmettere ai propri ragazzi.
(Video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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