Vendemmia 2021, le previsioni del Trittico Vinicolo: “Per la Docg Conegliano-Valdobbiadene ritardo di 12 giorni rispetto alle cinque annate precedenti”

Vendemmia 2024, ecco le previsioni della consulta vitivinicola di Coldiretti

Vendemmia posticipata e di alta qualità nel Veneto. Nell’area del Prosecco Superiore lo stato vegetazionale dei vigneti è in ritardo di 12 giorni. Lo anticipa il team di tecnici regionali, che ogni anno fotografa lo stato dei vigneti nelle diverse aree vitivinicole della regione.

Le previsioni vendemmiali del 2021 saranno illustrate estesamente martedì 31 agosto, nel corso del 47esimo focus tra esperti, promosso da Veneto Agricoltura con Regione, Avepa e Arpav. Quest’anno il focus del Trittico Vendemmiale (unico nel suo genere in Italia) si svolge con un mese di ritardo, rispetto all’edizione del 2020, quando il 6 agosto le previsioni erano già delineate.

La spiegazione di questo posticipo è dovuta alle basse temperature della scorsa primavera, che hanno ritardato le diverse fasi vegetazionali della vite.

L’effetto a cascata è la ripercussione sull’avvio della vendemmia, che per le varietà precoci inizierà tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Però si profila un’annata molto interessante dal punto di vista qualitativo, secondo gli esperti regionali, nazionali e internazionali coinvolti nell’analisi del 31 agosto, che fornirà le prime indicazioni sulla produzione qualitativa-quantitativa dell’imminente vendemmia nel Veneto, nel restante Nord est, nelle principali regioni vitivinicole italiane (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia e Sicilia), nonché in Francia e Spagna.

Per quanto riguarda il territorio trevigiano, nell’area del Conegliano-Valdobbiadene Docg il ritardo vegetazionale del 2021 è stato valutato in 10-12 giorni, rispetto alle cinque annate precedenti, ritardo che si sta mantenendo anche nell’attuale fase fenologica.

“L’avvio dell’invaiatura”, ricorda Roberto Merlo, tecnico del Consorzio Conegliano-Valdobbiadene Docg, “ha interessato come di consueto maggiormente il territorio del coneglianese rispetto all’area di Valdobbiadene. Serviranno gli esiti dei primi campionamenti, eseguiti in questi giorni, per sancire il ritardo di inizio vendemmia che nell’area di Conegliano dovrebbe essere a metà settembre, mentre in quella di Valdobbiadene tra fine settembre e inizio ottobre”.

Nell’area del Veneto Orientale, che interessa le denominazioni tutelate dal Consorzio Vini Venezia (Venezia Doc, Piave Doc, Lison-Pramaggiore Doc, Malanotte Docg e Lison Docg) si annuncia un’annata di elevata qualità, anche se più scarsa sotto il profilo quantitativo rispetto agli anni scorsi.

L’andamento fitosanitario e un clima fin qui favorevole, secondo i tecnici del Consorzio, fanno ben sperare. Inoltre, va sottolineato che gli interventi fitosanitari sono stati limitati, proprio grazie all’andamento climatico regolare degli ultimi mesi. In calo le stime di resa delle varietà precoci, che rappresentano le tipologie maggiormente presenti all’interno del Veneto Orientale, tra tutte la varietà Pinot Grigio.

Per quanto riguarda le altre denominazioni venete, nell’area gardesana Bardolino-Custoza l’andamento meteo 2021 ha registrato temperature al di sotto della media stagionale, con un generale ritardo della fase vegetativa, mentre preoccupa la diffusione del mal dell’esca (tipologia di fungo), che sta colpendo in maniera pesante la varietà Corvina.

Nella denominazione Valpolicella-Negrar, terra dell’Amarone e del Ripasso, le viti si presentano nel complesso sane e in buono equilibrio vegeto-produttivo. Rispetto alla scorsa annata, i vigneti hanno un carico di uva inferiore del 10-15%, ma al momento ci sono le condizioni per un’ottima vendemmia.

Lo stato dei vigneti nel Vicentino e Colli Berici si presenta più che soddisfacente, poichè il comprensorio non è stato fin qui interessato da preoccupanti grandinate, mentre le piogge delle scorse settimane hanno favorito una buona attività vegetativa.

Nell’area padovana dei Colli Euganei, la situazione nei vigneti è buona e non desta particolari preoccupazioni. La produzione è equilibrata e non eccessiva.

Le varietà precoci, come i Pinot, Chardonnay, Moscato Bianco e alcuni Merlot, sono nello stadio fenologico dell’invaiatura. Nel complesso si stima un ritardo di 5-6 giorni rispetto allo scorso anno.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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