Venerdì il funerale del 94enne Luigino Baldan, ex docente al Cerletti: tra i suoi allievi Zaia e Moretti Polegato. Collaborò all'”Incrocio Manzoni”

Cordoglio per Luigino Baldan, ex allievo ed ex docente all’istituto Cerletti di Conegliano, scomparso all’età di 94 anni.

Come racconta la figlia Laura, fu allievo e collaboratore del noto professore Luigi Manzoni, il quale coinvolgeva anche i suoi studenti nella sperimentazione dei vari incroci: Luigino aveva avuto modo di prestare il proprio aiuto per il famoso “Incrocio Manzoni 6.0.13”.

“Mio papà è stato per tanti anni docente al Cerletti di Conegliano – ricorda la figlia -. Lui è stato innanzitutto un allievo del Cerletti e ha avuto come docente il professor Manzoni: è stato anche un suo collaboratore quando hanno creato i vari incroci, tra cui il ‘6.0.13’. Manzoni ne aveva sperimentati tanti di questi incroci e li faceva con i suoi allievi, tra cui c’era anche mio papà”.

“Dopo il diploma di perito agrario, mio papà ha fatto il concorso per fare l’insegnante tecnico-pratico – prosegue -. Non si poté laureare perché, fino al 1968, l’università era solo per chi arrivava dal liceo. Chi arrivava dall’istituto agrario non poteva iscriversi alla Facoltà di Agraria, lì andavano tutti coloro che provenivano dal liceo scientifico. Poi ci fu la liberalizzazione nel 1968, ma lui ormai aveva 40 anni”.

“Partecipò al concorso nazionale per docenti e insegnò esercitazioni di azienda – aggiunge -. Lavorò un anno all’istituto agrario di Lonigo, in provincia di Vicenza, poi ottenne il trasferimento qui a Conegliano, dove è nato e cresciuto: ritrovò come colleghi i suoi ex professori e rimase sempre qui, fino alla pensione. Oltre a insegnare, si occupava della stalla con gli animali (quando c’era ancora l’azienda) e del parco, della sua manutenzione e del censimento delle piante, che faceva con gli alunni”.

“All’ultimo piano, dove si trova il pluviometro, catalogava tutti i dati delle precipitazioni (all’epoca non c’era il computer e si doveva fare tutto a mano), per anno e mese – prosegue Laura -. Quando andò in pensione collaborò, fino a quando le forze glielo concessero, con l’Unione Ex Allievi del Cerletti”.

La signora Laura Baldan ricorda poi tra gli allievi del padre l’attuale presidente della Regione Veneto Luca Zaia e l’imprenditore della Geox, Mario Moretti Polegato.

“All’epoca c’erano studenti dall’estero: venivano anche dall’Etiopia – racconta ancora la figlia -. Mio padre si occupò di inviare tutte le barbatelle in America e in Australia, nelle aziende degli ex studenti del Cerletti, che chiedevano a mio papà di mandare le piantine di questo o quell’altro vitigno”.

“Mio papà era una persona semplice e gioviale – conclude Laura Baldan -, non amava mettersi in mostra o apparire: è sempre stato molto modesto. Forse ha avuto la lezione dal professor Manzoni, che era anch’egli una persona modesta e molto umile: erano della vecchia scuola. Amava i suoi studi, le sue piante e faceva sempre ricerche: ne ha fatte anche sulla flora spontanea coneglianese e sulle sue proprietà medicinali. Poi, in pensione, scrisse con Mario Anton Orefice un piccolo libro sulle antiche osterie di Conegliano negli anni dal dopoguerra al sessanta, con foto d’epoca”.

Luigino Baldan lascia la figlia Laura con Luca, la cognata Adriana, i nipoti Roberta, Stefano, Carlo e tutti i parenti. Il funerale sarà celebrato venerdì 9 dicembre alle 14.30 nella chiesa parrocchiale dei Santi Martino e Rosa di Conegliano (nella foto), dove il Santo Rosario sarà recitato giovedì 8 dicembre alle 18. Dopo il rito funebre, la salma verrà tumulata nel cimitero coneglianese di San Giuseppe.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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