La terra trevigiana conferma la propria vocazione cinematografica, sia come set in cui ambientare le produzioni, destinate anche al mercato televisivo, sia come incubatore di iniziative, formazione professionale e premi legati al mondo del cinema.
A dare un ulteriore impulso a questa propensione c’è il ruolo della Veneto Film Commission, la fondazione della Regione Veneto che alla 78esima Mostra internazionale dell’arte cinematografica di Venezia sta presentando i frutti del primo effettivo anno di operatività, dopo il blocco dovuto alla pandemia, esplosa appena era stato costituito l’ente presieduto da Luigi Bacialli.
Jacopo Chessa (nella foto), 48 anni, dal 2020 è il direttore della VFC che al Lido, nello spazio della Regione Veneto all’Excelsior, si avvicenda negli incontri in cui vengono illustrati i progetti seguiti dalla neonata fondazione che promuove il Veneto come location ideale di film, fiction televisive, documentari e cortometraggi d’autore.
“Dopo la conclusione delle riprese di “Across the river and into the Trees”, dal romanzo di Ernest Hemingway (ambientato anche a Nervesa della Battaglia, ndr) – anticipa Chessa -, adesso in Veneto arriva Gabriele Salvatores per girare il suo nuovo film “Il ritorno di Casanova” con Toni Servillo e qualche ripresa dovrebbe interessare anche Treviso, oltre a Verona, Vicenza e Padova”, che conferma anche l’interesse della fondazione verso le colline del prosecco, patrimonio mondiale dell’Unesco.
“E’ uno di quei luoghi su cui vogliamo puntare, in cui vorremmo attivare anche il coinvolgimento delle imprese. Siamo in dialogo da tempo con Giuliano Vantaggi, site manager dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, e vedremo come procedere” spiega il direttore di VFC.
“Treviso non ci interessa solo come set cinematografico, ma anche per la creazione in Veneto di figure professionali destinate all’industria del cinema – afferma Chessa -. Mi riferisco ad un polo di alta formazione come H-Farm e la sua scuola BigRock, la più importante di computer grafica, da cui escono gli artisti digitali dei più grandi film e videogame internazionali. Stiamo sviluppando un dialogo con queste realtà per promuovere programmi di aggiornamento e specializzazione”.
Veneto Film Commission non punta solo a sostenere set “mordi e fuggi”. “La sfida del futuro è l’alta formazione di professionalità e di figure tecniche specializzate, attualmente difficili da reperire nella nostra regione” sottolinea Chessa, che intanto anticipa la prossima apertura, nell’autunno-inverno, di due set molto impegnativi, uno per la realizzazione di un film prodotto da Netflix ed un altro progettato da una coproduzione internazionale.
Il ruolo operativo della Film Commission è di porsi come punto di riferimento per l’industria cinematografica e audiovisiva locale, creando opportunità di lavoro e fornendo servizi, e per chi voglia investire su produzioni realizzate in Veneto.
“Vogliamo rendere il Veneto un territorio attrattivo per il cinema. Cerchiamo di agevolare un facile accesso anche a livello burocratico, a chi deve girare dei film, sostenendo un lavoro di location scouting e le prime spese nella fase di pre-produzione, ospitando per 2-3 giorni il regista, il produttore esecutivo, lo scenografo e il direttore della fotografia, portandoli in giro per la ricerca delle location. In un anno abbiamo seguito 150 richieste di produzioni interessate a venire in Veneto, ma non tutte per forza diventeranno un progetto esecutivo“, conclude Chessa, che nel suo curriculum annovera anche la direzione del Torino Short Film Market.
Nell’attesa di sostenere altre riprese cinematografiche, oggi, domenica 5 settembre, al Lido di Venezia la VFC ospita la presentazione della nuova fiction di Rai 4, “Non mi lasciare”, con Vittoria Puccini che si cala nei panni di un vicequestore, in una storia di amore e crimine ambientata a Venezia e nel Polesine.
Tra gli incontri della Veneto Film Commission all’Excelsior ci sono anche due iniziative che interessano l’Alta Marca: mercoledì 8 settembre alle 11 sarà presentato “Movie Making Experience”, corso di alta formazione dedicato all’arte del cortometraggio che si svolgerà nella sede della Fondazione Francesco Fabbri di Pieve di Soligo; giovedì 9 settembre alle 10 saranno svelate le sceneggiature finaliste del Premio “Rodolfo Sonego 2021”, concorso per le sceneggiature di cortometraggi creato dal Lago Film Fest.
L’iniziativa, sviluppata con il sostegno della Scuola Holden, sarà illustrata da Viviana Carlet e Carlo Migotto, direttori artistici del Lago Film Fest.
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