Verso il ballottaggio. Chies all’attacco: “Non si vince con feste e propaganda”. Toppan: “Pensavo di dovere sfidare Garbellotto, non Zaia”

Terminata la prima fase delle elezioni, conclusasi con la proiezione di un ballottaggio, sia Fabio Chies che Piero Garbellotto si sono subito messi al lavoro per proseguire la propria campagna, con l’obiettivo di vincere questa partita elettorale così sentita.

Chies, nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi martedì, ha specificato alcuni aspetti di ciò che sarà questo prosieguo di campagna elettorale, non senza togliersi qualche sassolino dalle scarpe. “Alla faccia di chi pensava già di vincere al primo turno – è stato il suo primo commento – Affronteremo con slancio i prossimi 14 giorni e andremo casa per casa per convincere in primis chi non è andato a votare”.

Queste amministrative a Conegliano, infatti, si sono concluse con un’affluenza pari al 53,81%, percentuale deludente secondo Chies il quale ha sottolineato quanto questo dato, aumentato di poco rispetto al 2017, debba far riflettere. Nonostante ciò, l’ex sindaco ha ammesso la propria soddisfazione nell’aver superato questa prima scrematura. “Il risultato ottenuto mi dà grande soddisfazione e ringrazio i coneglianesi – ha detto Chies – La nostra proposta è per una città moderata. Dall’altra parte chissà che incrementino il turismo a forza di portare gente da fuori”.

Una frecciata, quella di Chies, all’avversario Garbellotto e ai suoi che è stata poi ripresa anche dall’ex vicesindaco Claudio Toppan che, fresco delle 395 preferenze personali ricevute, ha interpretato tale risultato come la prova di quanto la cittadinanza abbia riconosciuto i “lavori decorosi e risolutivi” portati a termine, ovvero la via Amerigo Vespucci, la rotatoria di San Martino e la previsione del nuovo parco, il primo stralcio di risistemazione dell’ex caserma Marras per la nuova biblioteca.

“Abbiamo rispolverato e rifatto progetti che da 10 anni si trovavano nei cassetti – ha dichiarato Toppan – Il mio personale consenso, e quello della lista, deriva da questo: ora dobbiamo correre per arrivare a dei risultati, in quanto noi non abbiamo partiti alle spalle”.
E sul piano dei partiti, Toppan si è mostrato molto critico, esprimendo la propria contrarietà alla gestione della campagna da parte di Garbellotto che, a suo dire, sarebbe stato spalleggiato da figure politiche che avrebbero dovuto mantenere una maggiore equità: “Credevo di dovere sfidare il candidato Piero Garbellotto e non Luca Zaia, dal quale mi aspettavo un atteggiamento più equo e onesto, essendo il presidente della Regione e quindi il presidente di tutti”.

Oltre a ciò, Toppan ha voluto puntualizzare altre due questioni, ovvero l’ex area Zanussi e il trasferimento della ditta Garbellotto da Conegliano a Sacile: nel primo caso il candidato consigliere ha attribuito all’amministrazione Chies il merito di aver sbloccato la situazione “per dare avvio all’asta” e quindi al “primo approccio” della questione. Nel secondo caso, Toppan ha voluto controbattere alle “voci messe in circolo che danno alla passata amministrazione la responsabilità del trasferimento, perché non ha saputo soddisfare le richieste della ditta Garbellotto”: “Io sono stato assessore all’urbanistica dal 2012 e nessuno è mai venuto da me a chiedermi se c’era la possibilità di ampliare l’area. Penso di essere stato uno degli ultimi a sapere che la ditta si spostava ed è ora di finirla che qualcuno vada in giro a dire (o a seminare zizzania) che è colpa dell’amministrazione”.

Toppan ha poi citato il caso della Dersut, con la quale sarebbe stata trovata una soluzione per poter rimanere a Conegliano (nonostante i lavori abbiano subito un ritardo a causa del Covid), presentandola come esempio di quanto la passata amministrazione avrebbe potuto fare con la stessa azienda Garbellotto, “se ci fosse stata la richiesta”: “Io vorrei invitare il candidato Garbellotto a dire, una volta per tutte, con chi ha dialogato, in quale anno, chi gli ha dato le risposte e il diniego, perché se è andato via vuol dire che non c’è stata soluzione. E che ci dica in che anno, perché a me risulta che i primi progetti sono del 2015, quindi penso che la decisione fosse stata presa tanto tempo fa”.

Chies, riflettendo sulla prima fase della campagna elettorale, ha commentato sostenendo che essa è stata “politicizzata all’inverosimile”: “Invito queste persone a venire a Conegliano con la stessa frequenza anche nei prossimi anni. Non si vince in questo modo. Non si vince facendo feste e propaganda: ci vuole serietà. Se la devono sudare fino in fondo”.

“Tutte queste preferenze alla lista del sindaco (Chies sindaco Avanti tutta, ndr) danno soddisfazione: se il centrodestra fosse rimasto unito, avrebbe vinto in serenità” ha spiegato Chies il quale, di fronte al tema da sciogliere sull’orientamento dell’elettorato di centrosinistra al prossimo ballottaggio, ha osservato: “Il nostro programma elettorale è adatto a tutta la città e lo spiegheremo a tutti. Questo è il nostro obiettivo e la nostra è una proposta chiara”.

(Foto: Qdpnews.it)
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati