In attesa di quel 4 settembre che vedrà la beatificazione di papa Albino Luciani, si susseguono le iniziative per ricordare anche coloro che hanno rivestito un ruolo importante nella vita di Giovanni Paolo I.
Nella serata di ieri, venerdì 17 giugno, nella chiesa dei frati cappuccini di Conegliano si è svolta una messa in occasione del 14esimo anniversario della morte di padre Venanzio, amico di papa Luciani.
Messa in onore anche del beato Marco d’Aviano (1631-1699), ovvero “il beato che salvò l’Europa”, visto il delicato incarico diplomatico che gli diede papa Innocenzo XI, ovvero quello di ricreare la Lega Santa delle nazioni cristiane.
Si è trattato, quindi, di una messa concelebrata dai frati con i sacerdoti del comitato pro causa di canonizzazione di Pordenone, con un’omelia di don Paolo Zaghet, membro del comitato “Beato Marco”, cresimato dal vescovo Luciani e amico di padre Venanzio.
Nel corso della cerimonia è stato reso onore a una reliquia del Beato, con l’esposizione di un dipinto seicentesco che lo ritrae, e recitata la preghiera d’intercessione per la pace e contro la guerra.
Il prossimo appuntamento, invece, è previsto per venerdì 24 giugno alle 18.30 nell’antica Pieve di San Pietro di Feletto, dove si terrà l’iniziativa “Gioacchino Muccin, indimenticabile presenza a San Pietro di Feletto”, ovvero la commemorazione e la presentazione di un volume dedicato al monsignore, “il vescovo di papa Luciani”.
Monsignor Muccin fu vescovo di Feltre e Belluno e dimorò per 16 anni, ovvero dal 1975 al 1991, nella ex villa patriarcale di San Pietro di Feletto.
A portare testimonianza del profilo del religioso saranno il vescovo emerito di Feltre-Belluno Giuseppe Andrich e monsignor Lino Mottes, segretario dello stesso Muccin e autore del volume che lo ricorda.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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