Via Cacciatori delle Alpi nella “lista” delle opere pubbliche: tra le progettualità anche la demolizione e ricostruzione di una palazzina

Tra le opere previste nel piano comunale a Conegliano, rientra anche l’area di via Cacciatori delle Alpi, dove risultano essere ancora collocati due edifici disabitati e fatiscenti: attualmente il Comune è in graduatoria per un contributo pari a un milione e 500 mila euro nel piano regionale degli interventi di riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica.

Nello specifico, l’intenzione è quella di demolire una palazzina fatiscente per poi ricostruirla secondo gli standard di adeguamento sismico ed efficientamento energetico.

La questione era emersa anche in occasione dell’ultimo consiglio comunale dello scorso 28 aprile quando, in quella sede, il capogruppo della Lega Maurizio Tondato osservò che la via “merita una particolare attenzione”, in quanto i due edifici disabitati rimasti “penalizzano l’intero quartiere”: di conseguenza, a suo parere, sarebbe necessario un “piano di recupero con un accordo pubblico-privato”.

Sempre in quell’occasione, il vicesindaco Claudio Toppan specificò che il progetto riguarda la demolizione e la ricostruzione di una palazzina che dovrebbe essere strutturata su tre piani e comprendere tre appartamenti da 82 metri quadrati ciascuno, comprensivi di due camere e di doppi servizi, mentre altri sei, ognuno dell’ampiezza di 42 metri quadrati, dovrebbero essere provvisti di una camera matrimoniale e di un servizio.

Oltre a ciò, però, il vicesindaco ha reso nota la necessità di riqualificare anche l’area scoperta. Tuttavia permane la questione, già fatta presente in passato da Toppan, del lievitare dei costi di cantiere: il contributo da un milione e mezzo richiesto dal Comune, infatti, si basa sui costi risalenti a due anni fa, ovvero prima dell’avvento della pandemia, con la crisi connessa, e comunque in epoca precedente al periodo di aumento dei costi stessi, saliti del 25-30%.

Un fatto che fa “sballare le previsioni”, ha sottolineato Toppan, il quale ha posto l’accento sulla difficoltà di gestione degli stessi fondi Pnrr, che richiederebbe “una mole di lavoro non indifferente”.

L’ultimo intervento in quell’area risale allo scorso giugno (durante il periodo di commissariamento), periodo di inaugurazione di una palazzina appena restaurata, dal costo complessivo pari a 900 mila euro, di cui il 50% derivante da un finanziamento regionale: il risultato era un edificio comprendente 9 appartamenti, destinati a famiglie o a nuclei monofamiliari, selezionati tramite un’apposita graduatoria (qui l’articolo).

L’attenzione pubblica si concentrò su quell’area già nel 2017, quando il cosiddetto “tour del degrado” organizzato dal Partito democratico e dalla civica Progetto Conegliano (a supporto dell’allora candidato sindaco Alessandro Bortoluzzi), intese sottolineare la necessità di porre rimedio a simili aree dove sorgono edifici fatiscenti.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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