Erano state annunciate e sono state inviate: l’associazione Fiab Liberalabici ha inviato al Comune di Conegliano le proprie osservazioni, in fatto di ciclabilità, riguardanti via Maggiore Piovesana, il percorso stradale da poco inaugurato dopo il lungo intervento di riqualificazione.
Sulla questione, Fiab Liberalabici, presieduta da Maura Pessot, anticipò la volontà di inviare alcune osservazioni in merito, lamentando il fatto di essere stata poco ascoltata dall’amministrazione e sottolineando l’assenza di un numero adeguato di attraversamenti ciclabili in città.
Alla luce di ciò, l’associazione ha redatto un documento corposo, suddiviso per punti, dove ha sollevato alcune perplessità sul restyling di via Maggiore Piovesana. L’associazione stessa si è infatti dichiarata “compiaciuta ma delusa degli errori prodotti nel tempo, che si sono sfortunatamente ripresentati”.
Nello specifico, il gruppo ha rilevato che le intersezioni con le vie Padovan e Murialdo sono state realizzate con doppio cartello di termine del percorso (verticale e archetto) e con la segnaletica di attraversamento pedonale: a tal proposito, Fiab Liberalabici ha suggerito di rimuovere la segnaletica di fine percorso e di installarne un’altra (sia orizzontale che verticale) di attraversamento ciclabile, “in modo da garantire la sicurezza all’utenza a pedali”. Una soluzione indicata anche in corrispondenza del parcheggio privato di Banca della Marca.
Oltre a ciò, l’allaccio al percorso ciclopedonale Emanuele Filiberto “è tuttora classificato come esclusivamente pedonale”, mentre secondo l’associazione il percorso dovrebbe essere riclassificato “da pedonale a ciclopedonale, in modo da garantire la continuità tra gli itinerari”.
Un’interruzione riguarderebbe invece il percorso all’altezza della rotatoria tra via Maggiore Piovesana e via XV Reggimento Artiglieria: per questo aspetto l’associazione si è dichiarata “al corrente della progettazione della nuova bretella nell’area delle ex Fosse Tomasi”, quindi per la configurazione futura della rotatoria suggerisce dei “collegamenti tra gli itinerari ciclopedonali, con appropriati attraversamenti ciclabili in corrispondenza dei bracci della rotatoria”.
Sconsigliata invece la realizzazione di una “slip-lane” (strada in corrispondenza di un incrocio, che consente agli automobilisti di cambiare strada senza entrare effettivamente nell’incrocio stesso) dalla nuova bretella verso via Maggiore Piovesana, dal momento che, secondo l’associazione, ciò risulterebbe “un’aggiunta ridondante e pericolosa”.
Oltre a ciò, Fiab segnala lo spostamento dell’attraversamento pedonale (in corrispondenza della rotatoria) una trentina di metri più lontano, mentre secondo l’associazione dovrebbe essere “avvicinato alla rotatoria stessa” oppure dovrebbe essere creato “un percorso ciclopedonale nel versante nord della rotatoria, in modo da accorciare la deviazione forzata a pedoni e cicli”.
Segnaletica verticale e orizzontale di “inizio-fine percorso” assente “in corrispondenza dell’intersezione semaforizzata con via Matteotti”, che secondo il gruppo dovrebbe essere invece collocata, così come dovrebbe essere sperimentata una “zona di attestamento ciclabile” in corrispondenza del semaforo di via Maggiore Piovesana, “per dare la possibilità ai velocipedi di proseguire in sicurezza” dallo stesso percorso stradale verso via Matteotti e viale Istria, “senza dover necessariamente scendere a piedi ed essere d’intralcio all’elevato traffico pedonale”.
“La presenza di due corsie di canalizzazione per l’intersezione semaforizzata con via Matteotti e viale Istria non risulta giustificabile – attacca Fiab -, visti i dati di flusso di traffico per la svolta a sinistra, pari al 5,5% (24 veicoli motorizzati su 439) del traffico totale proveniente da via Maggiore Piovesana, specialmente se in futuro è prevista la realizzazione della bretella sopracitata. Pertanto si consiglia la rimozione della corsia di svolta a sinistra (da valutare il divieto di svolta a sinistra per garantire la fluidità veicolare, eccetto categorie autorizzate) in modo da ricavare l’allargamento del percorso (attualmente troppo stretto verso il semaforo), l’estensione dell’aiuola alberata (che al momento si interrompe all’altezza di via Padovan) e lo spazio per eventuali posteggi bici (appropriatamente scelti) per i clienti dei negozi di vicinato”.
Critica l’associazione è anche sulla fermata della linea 42 di MOM “Via Piovesana Commissariato”, a suo parere “realizzata senza alcun tipo di servizio ai viaggiatori e in rientranza verso il percorso ciclopedonale”, per la quale il gruppo ha indicato la necessità dello “spostamento della fermata del mezzo dalla rientranza verso la carreggiata, recuperando lo spazio, per poi poterlo trasformare in piattaforma con i consueti servizi (panchina, cestino della spazzatura e riparo)”.
Alla luce di ciò, il documento si conclude con la disponibilità dichiarata dal gruppo di avviare una “relazione di mutuo beneficio tra Comune, associazione e comunità, nell’ottica di intraprendere un percorso di progettazione partecipata per realizzare l’obiettivo di rendere Conegliano una città più lenta e in linea con gli obiettivi dell’agenda UE 2030, a misura d’uomo e, successivamente, di bicicletta”.
Sulla questione si è pronunciato il sindaco Fabio Chies, il quale ha replicato dando una visione d’insieme sulla tematica: “Sono contento di questa sensibilità da parte di Fiab Liberalabici – ha dichiarato – sicuramente sarà un valido aiuto per noi”.
“C’è da dire, e loro già lo sanno, che durante questa amministrazione sono stati realizzati oltre 15 km di piste ciclabili – ha aggiunto -. Le loro sono giuste opposizioni, che valuteremo. Ritengo, però, un dato di fatto che nessuna delle precedenti amministrazioni abbia fatto per le piste ciclabili tanto quanto noi“.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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