Vittorio Veneto, i pendolari della ferrovia tornano alla carica: “Treni nuovi ma spesso lenti e sovraffollati”. Oggi ritardi e una cancellazione

L’elettrificazione della tratta da Conegliano a Belluno, inaugurata lo scorso giugno, è stato un avvenimento storico per il trasporto locale su rotaia, “ma le nuove, grandi potenzialità sono in parte vanificate da discutibili scelte di Trenitalia”.

Ad affermarlo è lo storico pendolare Diego Tiozzo, spalleggiato da altri “compagni di viaggio” che abitualmente raggiungono le sedi di lavoro o studio in treno.

“Come previsto – afferma Tiozzo – con la ripresa delle attività a settembre i collegamenti tra pianura e montagna e viceversa si stanno dimostrando inadeguati. Intanto troppe, troppe fermate per alcune corse dirette della mattina; poi un sovraffollamento tipo “carro bestiame” nel trevigiano, in barba alle misure anti Covid. Ci mettiamo anche le frequenti soppressioni nelle ultime settimane causa personale ferroviario non vaccinato e, ciliegina sulla torta, “rottura di carico” (cambio treno ndr) a Conegliano nelle corse centrali da mezzogiorno alle 16 con soppressione sistematica proprio dell’unico diretto in quella fascia verso Belluno da Venezia Santa Lucia: il regionale 16880″. Che anche oggi lunedì risulta cancellato.

Ad alcuni pendolari “il nuovo servizio, dopo l’euforia di inizio estate, non piace e andrebbe migliorato in molti punti” afferma Tiozzo, ribadendo un concetto caro a lui e ad altri viaggiatori abituali: “Un treno a media percorrenza che collega la montagna non può essere la metropolitana a servizio di chi monta a San Trovaso o Lancenigo. Come già ribadito, il servizio sulla carta ha grandi potenzialità ma viene vanificato in parte da discutibili scelte gestionali di Trenitalia”.

Intanto, la settimana lavorativa per chi viaggia in treno non è iniziata sotto i migliori auspici: questa mattina il diretto Belluno – Conegliano – Venezia Santa Lucia è arrivato a Vittorio Veneto, dove era atteso poco prima delle 7, con più di 40 minuti di ritardo, mantenuti più o meno fino al capolinea lagunare.

“Costretto” a una sosta di circa tre quarti d’ora nella principale stazione vittoriese, di conseguenza, il primo treno Conegliano – Belluno della giornata, che è stato poi soppresso tra Ponte nelle Alpi e il capoluogo dolomitico.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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