Inseguire i propri sogni con passione e dedizione: è questo il messaggio che emerge dalla storia di Nicola Collu, 24enne originario di Conegliano e residente a San Vendemiano, il quale lo scorso 10 giugno ha vestito i panni di Astolfo nell’edizione di successo della Dama vivente, organizzata dall’associazione Dama castellana.
Un’edizione diretta da Alessandro Martello, incentrata sul tema “Sulla luna”, ovvero sulla storia del canto “Astolfo sulla luna” tratto dal poema cavalleresco “Orlando furioso” di Ludovico Ariosto.
Proprio in questa occasione, Nicola Collu ha dato voce ad Astolfo, nel momento in cui il personaggio era impegnato a sfidare la stessa luna.
Studente del Dams di Gorizia dopo il diploma al Liceo linguistico, Nicola ha deciso di dedicarsi alla sua più grande passione, la recitazione, con un occhio di riguardo anche a tutto ciò che riguarda la parte legata alla sceneggiatura, al lavoro autoriale e di regia.
“Ho fatto alcune esperienze di recitazione principalmente con la compagnia teatrale Carronavalis di Enrico Vanzella – ha raccontato -. Ho iniziato il percorso universitario durante il lockdown, seguendo quella che è per me una grande passione. Dopo la laurea sto valutando l’opportunità di entrare in un’accademia di recitazione, come ad esempio la ‘Nico Pepe’ di Udine, ma ho tentato in passato anche con la ‘Luchino Visconti’ di Milano: lì ci siamo presentati in 500 per 20 posti”.
Come è avvenuto l’avvicinamento di Nicola Collu al mondo della recitazione? “L’avvicinamento è stato davvero semplice: prima con i Grest estivi e, poi, in maniera più seria alle scuole medie Grava, dove ho seguito un percorso teatrale: in quell’occasione mi è stata trasmessa la passione per la recitazione – ha continuato -. A tutto ciò si è aggiunto anche un interesse personale, che mi ha portato ad amare questa attività. Poi, per diverso tempo, ho lavorato con la compagnia Carronavalis, in quello che è un vero e proprio ‘teatro in strada’“.
Nonostante Nicola sia ancora agli inizi del proprio percorso professionale, ha comunque le idee ben chiare sul proprio futuro: “Attualmente c’è molta attenzione alle serie tv, ambito che si sta muovendo anche a livello italiano – ha spiegato -. In teatro, però, c’è un contatto con il pubblico, sei là in quel momento: mi piace di più”.
“Andando a vedere gli spettacoli, ho sempre cercato di ‘rubare’ alcuni dettagli che mi colpivano: ho cercato di osservare bene e di creare poi la mia immagine da attore, mettendoci del mio – ha proseguito il suo racconto -. Se dovessi citare uno dei miei modelli? Pensando al top dico Al Pacino, mentre a livello italiano sicuramente Pierfrancesco Favino e Alessandro Borghi, Filippo Timi sul fronte teatrale”.
L’avventura nella Dama vivente
“Ho fatto per diverso tempo il figurante nella Dama castellana e, nel 2016, ho anche recitato – ha spiegato -. Il nuovo regista sapeva che studio recitazione e ha voluto dare una possibilità a un giovane del territorio. Così abbiamo visto insieme il copione: già conoscevo la storia e il mio personaggio ma, così, ho avuto modo di attingere al mio bagaglio di esperienza – ha continuato -. Fortunatamente, mi dicono che la mia interpretazione è piaciuta e spero di aver dato tutto quello che potevo nella mia performance”.
Nicola Collu ha spiegato quanto sia stato per lui prezioso il lavoro fatto con la compagnia Carronavalis, che l’ha portato letteralmente a fare del “teatro di strada”. E proprio sulla base di ciò, ha spiegato di voler costruire il proprio percorso di recitazione, sempre con un occhio di riguardo al teatro: “Mi auguro di poter vivere in futuro di recitazione – ha affermato -. Non mi interessa vivere di fama e di copertine, ma vivere di arte: in questo momento non vedo altro futuro per me. Ho capito che è quello che amo fare ed è il futuro che sto cercando di costruire”.
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