La corsa campestre all’istituto comprensivo di Cordignano si vive non solo dando spazio all’aspetto sportivo, ma anche giocando sulla motivazione e sul benessere complessivo della persona in modo tale da far vivere un’esperienza totalmente gratificante.
Il merito del raggiungimento di questo traguardo, che supera tutte le classifiche tecniche, è dovuto al docente di scienze motorie Paolo Artico che, nell’edizione 2019 dell’evento tenutosi alle scuole secondarie di primo grado di Cordignano, ha messo in atto il concetto di Flow, sviluppato, a partire dagli anni Settanta dallo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi.
Il tutto è partito proprio dalla fase preparatoria. “L’intensità della preparazione – spiega Artico – ha portato i ragazzi a vivere l’evento con piena partecipazione, consapevoli di sé e del proprio agire, per cui la gara in sé è stata vissuta da veri protagonisti, creando una fusione tra atleti e pubblico che ha generato un’armonia tra tutte le parti in gioco, il Flow”.
Il Flow, altro non è che uno stato di grazia in cui chi svolge un’azione o una performance ne è totalmente assorbito al punto di non avvertire nessuna fatica, sperimentando una sensazione di appagamento totale, di empowerment , tale da coinvolgere anche chi assiste alla performance nella stessa esperienza emotiva.
Nel mio lavoro di insegnante di educazione fisica nella scuola secondaria di Cordignano, – continua il professor Artico – ho reso i ragazzi protagonisti nel progettare e realizzare la fase di istituto di corsa campestre e caccia al tempo. La preparazione si è svolta nella forma di flipped classroom (classe capovolta) con l’insegnante come facilitatore. Gli alunni hanno preparato nei pomeriggi del mese di novembre la costruzione dell’evento, realizzando striscioni, cartelloni, materiali, oggetti personalizzati per ogni partecipante, palloncini per ogni alunno e personale della scuola, bandiere colorate costruite con i sacchetti per la spazzatura. Durante l’esperienza i ragazzi hanno raggiunto le nove dimensioni della Flow State Scale, ovvero equilibrio tra sfida e abilità, fusione di azione e consapevolezza, scopi chiari, feedback immediato, concentrazione sul compito presente, senso di controllo, perdita della consapevolezza di sé, alterazione del tempo, esperienza autotelica. La fase preparatoria ha sviluppato le competenze trasversali quali lo spirito di iniziativa e imprenditoriale, imparare a imparare, competenze sociali e civiche”.
Educazione e formazione a tutto tondo quindi, anche grazie ad un percorso che ha portato ad una riflessione sull’educazione alimentare (alimentazione corretta per lo studio e per lo sport).
Il giorno della corsa tutti i partecipanti sono stati chiamati ad esprimere quali erano stati gli ingredienti della propria colazione, per avviare o consolidare una buona prassi.
Alcuni genitori hanno collaborato nel preparare il ristoro, rigorosamente a base di frutta. Gli alunni di classe terza invece si sono dedicati, alcuni in qualità di membri della giuria, altri predisponendo la parte tecnica, altri ancora organizzando la logistica. C’è poi chi si è occupato della sicurezza e chi dell’aiuto ai genitori.
Le premiazioni hanno avuto luogo alla presenza delle autorità: gli assessori allo sport e alla pubblica istruzione del Comune di Cordignano, Roberto Campagna e Carlo Baggio, e il dirigente scolastico dell’Ic Nievo, Luigi Sinibaldi.
(Fonte: Loris Robassa © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione di Bruno Polese).
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