Oltre mille persone hanno partecipato e hanno fatto sentire la loro vicinanza al dolore della famiglia, oggi pomeriggio al funerale di Remo Salatin, imprenditore e assessore, strappato tragicamente alla vita domenica scorsa.
Insufficiente la piccola chiesa parrocchiale di Villa Belvedere a contenere la marea di amici, conoscenti, parenti e autorità che hanno voluto partecipare alle esequie. Le vie della frazione sono state tappezzate dai cittadini con i cartelli “Grazie Remo”. Due grandi schermi sono stati allestiti per seguire la cerimonia dalla piazza, gremita di centinaia di persone.
“Un segno – ha detto il parroco don Claudio – della rete di relazioni che Remo aveva tessuto tra amicizia lavoro e impegno sociale”. Moltissime le autorità presenti: sindaci e amministratori politici dei Comuni vicini, gli alpini guidati dal presidente Franco Introvigne, il comandante provinciale dei Carabinieri Gaetano Vitucci, accompagnato dal capitano Giuseppe Agresti del comando di Vittorio Veneto e dal maresciallo Luca Panizza, della locale stazione.
Tra gli esponenti politici anche Floriano Zambon, ex sindaco di Conegliano, consigliere e assessore provinciale, il consigliere regionale Giampietro Possamai. Oltre al gonfalone del Comune di Cordignano presenti i gonfaloni provinciali della Fidas-Avis, dell’istituto comprensivo di Cordignano e della Coldiretti.
Mentre una delle figlie, Anna, ha letto le intenzioni della preghiera dei fedeli, in coda alla cerimonia funebre il sindaco Alessandro Biz ha tracciato un commovente ricordo: “Caro Remo, mai avremmo pensato che il destino ti portasse via dalla vita terrena in modo improvviso e inaspettato. Siamo rimasti increduli, attoniti e sconvolti. Di te ricordiamo la schiettezza, la voglia di fare, la determinazione, la capacità di valorizzare i collaboratori e di essere una persona vera”.
“La comunità perde un uomo generoso – ha proseguito Biz – sempre pronto ad una stretta di mano e a un sorriso. Ho incontrato i giovani studenti delle scuole medie, del consiglio comunale dei ragazzi: abbiamo parlato di te e ho cercato di trasmettere loro il concetto autentico e genuino della politica: mettere il proprio tempo, competenze, a disposizione della comunità. Così era per te”.
“In una nota anche il ricordo della minoranza: “Ricordiamo Remo Salatin – dice Tiziano Milan – come un amministratore che si è sempre adoperato per la comunità con generosità e dedizione, corretto e pacato nei suoi interventi. Ci uniamo al dolore della famiglia e dei suoi cari”.
Nel finale il presidente della sezione Ana, di cui Salatin era socio ha letto per lui la “Preghiera dell’alpino” seguita dalle note del “silenzio” suonato dalla tromba di un alpino. Quindi la salma è stata portata e seguita a piedi da centinaia di partecipanti fino al cimitero del paese, dove la bara è stata deposta nella tomba della famiglia Salatin.
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(Fonte: redazione Qdpnews.it).
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