I candidati a sindaco di “Tutti per Cordignano” e di “Insieme per Cordignano” hanno effettuato una loro analisi e una chiave di lettura sull’esito delle recenti elezioni amministrative.
Dove, giova ricordarlo, il candidato sindaco Roberto Campagna con la lista Cordignano Viva ha raccolto il 60,3 per cento dei voti, mentre il primo cittadino uscente Alessandro Biz e Luca De Re si sono attestati rispettivamente al 15,1 per cento e al 24,4 per cento.
Alessandro Biz, che opposizione farà?
“Opererò in libertà di coscienza e di volta in volta mi chiederò cosa sia meglio per i miei concittadini e di conseguenza sceglierò come comportarmi, così come ho fatto finora da primo cittadino. Animato dal fare sempre il bene dei cittadini e dalla volontà che siano loro al centro dell’azione amministrativa, appoggerò quanto ritengo possa essere in linea con questo principio. Farò un’opposizione dura qualora fossi convinto che non si stia operando per gli interessi dei cittadini”.
Cosa auspica?
“Il nostro programma elettorale è stato scritto tenendo conto del mio impegno di sindaco. Sono stato tutti i giorni per cinque anni in municipio ed ho ascoltato i bisogni e le aspettative delle persone, delle famiglie, eccetera. Credo che abbiamo preparato un programma ampio e spero che possano essere presi in considerazione dalla maggioranza alcuni punti qualificanti. Mi riferisco, per fare degli esempi, al palazzo del dazio di Ponte della Muda, per il quale in prima persona ho portato avanti una trattativa, alla riqualificazione del centro del paese, al potenziamento del cimitero di Pinidello”.
Il rapporto con l’altro gruppo di minoranza?
“Riconosco le qualità di Luca De Re, che possono essere bene impiegate al servizio della comunità”.
Alessandro Biz, cosa pensa della campagna elettorale?
“C’è stata troppa politica. Il paese non lo si governa con le passerelle dei politici. Ora ci vuole meno politica e più concretezza. Sul voto finale ha pesato la scorrettezza compiuta da chi è alla guida del direttorio provinciale della Lega che, venendo meno alle direttive dei vertici regionali del partito, ha invitato a Cordignano il governatore e molti altri. La nostra forza è il gruppo, hanno utilizzato come slogan. E che gruppo! Abbiamo visto arrivare Zaia, gli europarlamentari Da Re e Dreosto, gli assessori regionali Marcato e Caner, il presidente della provincia Marcon, il senatore Vallardi con la Giornata dell’aratura che dalla locandina pareva sponsorizzata dal Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, in realtà era una copertura per organizzare il comizio di Campagna, all’insaputa del Consorzio stesso, come confermato dal direttore generale dott. Ciri in una comunicazione scritta a me inviata. Quella che doveva essere una competizione fra due liste civiche, fra Biz e Campagna, si è trasformata in una guerra elettorale da parte di chi ha messo in campo un “arsenale bellico”, facendo passare il messaggio che fra due candidati della Lega, Campagna aveva l’appoggio del partito mentre il sindaco uscente no”.
“Mi sono immedesimato in un cittadino di Cordignano il quale sa che entrambi i candidati sono iscritti alla Lega e vede arrivare in paese una serie di esponenti del partito. Cosa potrebbe pensare? Che la Lega appoggi Campagna e abbia “scaricato” Biz, e di conseguenza è stata data chiara indicazione su chi votare. Ho il massimo rispetto per gli elettori, e anche io, se fossi stato un cittadino medio, di fronte a questo scenario, probabilmente sarei stato condizionato nell’orientarmi verso il candidato sindaco indicato”.
Luca De Re offre una chiave di lettura che è sovrapponibile a quella di Alessandro Biz.
“Esaminando i dati della sconfitta elettorale – sottolinea De Re -, non possiamo che riconoscere al nostro governatore un grande ascendente verso gli elettori in tutta la regione ed in particolar modo nella Marca Trevigiana.
Come ha sottolineato il sindaco uscente Alessandro Biz, c’è stato uno spiegamento di tutta lo Stato Maggiore del partito di Salvini a sostegno di uno dei due candidati targati Lega”.
De Re rimarca che chiunque rientri nelle grazie di Luca Zaia, possa beneficiare di un consenso popolare al di là di ogni ragione: “Così che il sindaco più votato nella storia di Cordignano (Alessandro Biz nel 2016 ndr) è caduto, suo malgrado, in una sorta di oblio elettorale, oscurato dalla potenza di fuoco leghista”.
“Di conseguenza anche noi di Insieme per Cordignano – prosegue De Re – abbiamo pagato dazio per questo braccio di ferro creato dalla sete di comando di due contendenti atti a ristabilire le loro gerarchie interne. Non è bastato mettere in campo una squadra di eccellenze sotto ogni profilo curriculare e stilare un programma innovativo e sensibile alle tematiche reali. Tutti i problemi da noi evidenziati, che fossero nuovi o causati dagli stessi che per 15 anni hanno amministrato, non hanno sortito nessun effetto a livello elettorale. La maggioranza dei cittadini ha preferito di fatto affidare la soluzione degli stessi problemi a chi, per certi versi, ne è stato la causa diretta o indiretta. Altra ipotesi, quelle che per noi erano gravi carenze che andavano risolte, ed in fretta, come i medici di base e il dissesto idrogeologico, non sono state percepite come tali dalla stragrande maggioranza della gente, perché non direttamente coinvolti o per scarso interesse a riguardo”.
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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