Sono i giorni della conta dei danni. A Cordignano e Sarmede dopo la disastrosa bomba d’acqua di sabato notte c’è attività frenetica per ripulire, sistemare. Da parte delle istituzioni, al lavoro per la pulitura del letto dei torrenti esondati, colmi di pietrisco e fango, dei cittadini che hanno avuto le case inondate dall’acqua, che con ogni mezzo a disposizione, pale, picconi e carriole, cercano di liberare i garage e i piani interrati dalla fanghiglia e dagli elettrodomestici, suppellettili, auto, moto e attrezzature resi inutilizzabili dagli allagamenti.
Non si ricorda nella storia recente tanta acqua in così poco tempo: 120 millimetri in due ore, dalla mezzanotte alle 2, “mentre – ricorda l’assessore ai Lavori Pubblici di Cordignano, Remo Salatin – dalle 21.30 a mezzanotte ne erano caduti solo 36 millimetri. C’è stata la corsa ad aiutarsi, tra cittadini, volontari e forze dell’ordine, che sono tutti da ringraziare”.
Imperativo è ora la pulizia dei canali, guai se dovesse capitare nelle prossime ore un evento simile a quello di sabato. Nei corsi d’acqua interessati dalle esondazioni si sono accumulati ora metri cubi di detriti, e anche a monte dei diversi ponticelli dei paesi, che sono stati liberati per primi.
Sono stati anche segnalati e messi in sicurezza a Sarmede, come ha confermato il primo cittadino Larry Pizzol tutti i tratti di strade dove si sono verificati per l’acqua parziali cedimenti. Ma si attende per questo anche l’intervento della provincia i cui geologi in queste ore sono sul territorio per verificare la situazione complessiva e monitorare il problema del dissesto generale sul tratto della provinciale che da Rugolo va a Montaner. Le piogge hanno peggiorato la situazione.
A Cordignano i Carabinieri hanno aumentato i controlli e i passaggi soprattutto a Villa di Villa e nella zona residenziale di via Don Carniel. In diverse abitazioni non è stato possibile sostituire le porte di ingresso divelte dall’acqua, e c’era il pericolo del fenomeno dello sciacallaggio. Ma la frazione è stata presidiata in queste notti proprio dai carabinieri con diverse pattuglie.
Tonnellate di materiale inutilizzabile proveniente dalle cento e passa abitazioni interessate dagli allagamenti sono già stati portati via da interi Tir della Savno. Ora si prosegue per la rimozione delle strade dalla fanghiglia, mentre in entrambi i Comuni si stanno compilando le richieste allegando le testimonianze fotografiche dei danni per inviare il tutto alla Regione per le dichiarazioni di calamità naturale e accesso ai relativi contributi.
Fino a domani ci sarà tempo per i cittadini di presentare la lista dei danneggiamenti subiti. Nel frattempo le piazzole ecologiche dei due Comuni rimarranno aperte tutto il giorno salvo la pausa pranzo e lì potrà essere scaricato il materiale e gli ingombranti rovinati.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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