Il fondo Letta del 2007 è stato riattivato: ad annunciarlo è stato l’onorevole Roger De Menech (nella foto sopra), dopo che lo scorso 18 dicembre la Commissione Bilancio della Camera dei deputati ha approvato il relativo emendamento. L’onorevole venerdì scorso ha incontrato i sindaci a Cordignano per chiarire meglio i dettagli e le regole di partecipazione alla richiesta di contributo.
Nello specifico il fondo Letta riguardava tutte le aree comunali confinanti con il Friuli Venezia Giulia e ora, con l’ultima legge di bilancio, è stato riattivato. A tal proposito è stato stanziato un importo pari a 19 milioni di euro distribuito in tre anni, come ha spiegato lo stesso onorevole De Menech: “Si tratta di investire delle risorse per dei progetti speciali e metter così in moto lo sviluppo del territorio e fermare il rischio di abbandono di quei piccoli Comuni confinanti con il Friuli Venezia Giulia”.
“Nei prossimi mesi – ha proseguito De Menech – studieremo delle norme di erogazione del finanziamento e potranno accedervi quelle realtà comunali che presentano delle caratteristiche intrinseche come una condizione di disagio sociale, economico e morfologico. L’idea è quella di attivare dei progetti che incarnino una certa idea di sviluppo e che coinvolgano anche più di un Comune, dei progetti strategici che fermino l’abbandono del territorio e da ripetere nei prossimi anni”.
In sostanza il fondo si prefigge l’obiettivo di rilanciare aree comunali specifiche e confinanti con il Friuli, con la finalità di creare dei servizi, incentivando delle sinergie tra più realtà comunali e fronteggiare, in tal modo, un problema come quella dello spopolamento che rimane alla costante attenzione degli amministratori.
Questa prima fase riguarda la strutturazione della progettualità e un lavoro sui regolamenti che richiederà un arco temporale pari a circa due mesi, mentre nel frattempo, come ha spiegato lo stesso De Menech, verranno incentivate e tenute sott’occhio le analisi Istat relative al problema dello spopolamento. Una forma, questa, di ripensare le soluzioni per un problema senza rimanere ancorati alla singola realtà comunale. “Bisogna capire come incentivare lo sviluppo dei nostri territori – ha concluso De Menech – trovando dei motivi di lavoro e di benessere”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Intervista video a cura di Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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