Dieci nuove regole per giocare a calcio e da vivere sul rettangolo di gioco a partire da questo campionato; le difficoltà di farle proprie da parte di giocatori e tecnici e di applicarle da parte dei direttori di gara.
In sintesi: l’importanza di interiorizzare norme che richiedono sempre maggiori professionalità e responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti. Ma proprio tutti, compresi i genitori e in generali gli spettatori.
L’associazione Calcio Cordignano ha organizzato una serata su questi temi, che ha avuto luogo nell’aula magna della scuola secondaria di Primo Grado, di via Vittorio Veneto, lo scorso giovedì 3 ottobre. L’appuntamento è stato realizzato con la collaborazione del Comitato Regionale Arbitri del Veneto. Ospite Omar Gava (nella foto), assistente di gara della sezione di Conegliano, che ha arbitrato anche nei massimi campionati professionistici.
Senza chi arbitra non ci posso essere partite ufficiali. Per i direttori di gara non è facile prendere una decisione in tempi brevissimi, nello svolgere di azioni agonistiche che molto spesso si costruiscono in velocità. E tante volte la sua decisione viene contestata non sempre in modo garbato, sia in campo che sugli spalti.
La riunione pensata dal Cordignano Calcio, con gli appoggi del Pordenone Calcio (a cui la società è affiliata) e dell’Amministrazione comunale ha voluto offrire una possibilità di riflettere su questi argomenti a tutti i giocatori delle proprie squadre e anche ai loro genitori. Per creare un clima dialogico, che favorisca il nascere di corretti stili sia nel giocare a calcio, sia nell’ assistere alle partire e nel sostenere le proprie compagini.
Questo in sintesi il pensiero condiviso da Gianni Piccinin e da Roberto Campagna, l’uno portavoce del team rosso blu, l’altro assessore allo sport, presente all’evento. Un progetto interessante e che si presta ad essere replicato anche da altre realtà societarie.
Una delle dieci nuove regole ancora poco conosciuta ai più, illustrate da Omar Gava, è stata quella che prescrive la presenza di un minimo di tre calciatori nelle barriere, quando la squadra avversaria calcia una punizione. E la regola che più delle altre resta a discrezione dell’arbitro, ha spiegato, è il fallo di mano.
“Come società organizzatrice – ha commentato Piccinin – siamo contenti della riuscita dell’appuntamento, al quale fra gli altri hanno partecipato anche altri arbitri e rappresentanti di altre società. La serata è stata la prima di una serie di attività che andremo a proporre e che segnano la nostra volontà di avere un rinnovato approccio al mondo del calcio. Su questa strada due sono le prossime iniziative”.
“Una riunione nella nostra sede allo stadio comunale, giovedì 10 ottobre – prosegue Piccinin – alla quale parteciperanno i nostri preparatori, tecnici e referenti, che incontreranno lo staff dei tecnici e preparatori del Pordenone Calcio per apprendere come modulare meglio gli insegnamenti alle varie età dei calciatori. Nel pomeriggio della prossima domenica 13 ottobre, dalle 14.30 alle 17, sempre allo stadio di Cordignano, i bambini di sette anni dei “primi calci, e i pulcini (fino ai 10 anni) del Cordignano e del Pordenone si alleneranno insieme, con gli allenatori e i tecnici del Pordenone”.
(Fonte: Loris Robassa © Qdpnews.it).
(Foto per gentile concessione di Gianni Piccinin).
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