Si è svolta sabato 20 agosto nell’area verde della scuola secondaria di primo grado “Ippolito Nievo” di Cordignano una commemorazione per la scomparsa di Daniele De Re, Xhuliano Kellici, Daniele Ortolan e Marco Da Re.
I quattro amici avevano perso la vita nell’incidente stradale avvenuto nella notte tra sabato 13 e domenica 14 agosto a Godega di Sant’Urbano, mentre stavano percorrendo via Cordignano a bordo di una Volkswagen Polo.
Alla veglia erano presenti circa 600 persone: tra queste il vescovo Corrado Pizziolo, il presidente della Provincia Stefano Marcon, il parroco di Cordignano don Claudio Carniel, il capitano della Compagnia Carabinieri di Vittorio Veneto Francesco Claudio Galante, i sindaci di Cordignano, Orsago, Caneva e Godega, altri amministratori comunali e parroci, familiari, compagni di scuola e docenti, compagni di attività sportive e compaesani, che hanno voluto dare l’ultimo saluto alle giovanissime vittime e un segno di vicinanza ai parenti, straziati per la perdita.
Sotto al tendone bianco e giallo, dove si è svolta la cerimonia, un altare al centro del palco con quattro candele accese, per ricordare a tutti i partecipanti che gli amici vivono ancora nel cuore di chi ha voluto loro bene.
Ad introdurre la serata le parole commosse del sindaco di Cordignano Roberto Campagna, che ha sottolineato quanto sia importante celebrare questi ragazzi.
“Abbiamo avuto un terribile risveglio domenica mattina. Penso ai sogni spezzati, alle vite interrotte, all’inimmaginabile sofferenza delle famiglie che hanno perso dei figli di neanche vent’anni. Siamo di fronte a una tragedia che lascia tutti sgomenti e ci colpisce al cuore come comunità – così ha commentato il primo cittadino – Non li conoscevo personalmente, ma sono sicuro che fossero pieni di vita e interessi. Per i genitori erano una speranza e un figlio che scompare è un furto al futuro di tutta la comunità. Queste morti ingiuste sono avvenute di notte, a bordo di una macchina e le cronache quotidiane, purtroppo, sembrano portarci indietro di trent’anni, al funesto periodo, chiamato ‘Le stragi del sabato sera’. Gli incidenti stradali sono diminuiti nel tempo, ma non la tentazione di mettersi alla guida disattendendo i corretti comportanti disposti dal Codice. Occorrono più controlli che, però, non possono essere sufficienti, serve anche una rieducazione stradale per gli under 30″.
“Ognuno di noi dovrebbe sentirsi più responsabile per la propria sicurezza e quella altrui, non si possono piangere drammi e poi dimenticarsene” ha concluso Campagna, rinnovando il cordoglio alle famiglie e la speranza che la vicinanza di così tante persone li aiuti a trovare un conforto e la preghiera una risposta a quanto avvenuto.
Dino Salatin, sindaco di Caneva, ha anch’egli espresso il suo profondo dolore per la morte di tali creature che avevano un’esistenza davanti e per i genitori che li accompagnavano nel cammino.
“Dovere della nostra comunità – ha detto – è stringersi intorno alle famiglie colpite per dimostrare sostegno, conforto, solidarietà e aiuto, senza dare sentenze e giudizi. Non si può dimenticare, ma ricordare i cittadini morti tragicamente organizzando manifestazioni e convegni in loro ricordo”.
Ha concluso il primo cittadino, per poi lasciare alla lettura del vangelo da parte del vescovo Corrado Pizziolo e alle commoventi parole di familiari e amici dedicate ai cari scomparsi.
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