Strage di Godega, un anno dopo: dal ricordo dei quattro giovani morti una proposta formativa

Il dolore degli amici il giorno dopo il terribile mortale

Il ricordo di quattro ragazzi prematuramente scomparsi si traduce in una proposta formativa per giovani e adulti.

La rabbia dei residenti il giorno dopo il terribile mortale dei quattro giovani (Servizio di Simone Masetto)

Poco dopo le due di notte del 14 agosto 2022 perdono la vita Daniele De Re, Xhuliano Kellici, Daniele Ortolan e Marco Da Re, uno diciannovenne e gli altri diciottenni. La loro auto esce di strada a Godega di Sant’Urbano, in via Cordignano, all’altezza del civico 10. Per tutti è una tragedia che coinvolge quattro comunità: Godega, Cordignano, Orsago e Caneva. Anche perché riaffiora alla memoria che in quel punto il 14 marzo 2019 erano morti altri due giovanissimi, Tommy Saccon e Michele Zanette, di 19 e 18 anni.

E’ uno shock generale, una sofferenza che devasta le menti e i cuori. E’ un dolore umano insopportabile, che tormenta le coscienze nel tentativo di trovare un perché, un senso a quell’evento.

Fiori e pensieri per le quattro giovani vittime di un anno fa

“Il ricordo di quei ragazzi è presente nel mio animo tutti i giorni” ha dichiarato il sindaco di Godega di Sant’Urbano, Paola Guzzo.

“Perché non abbiano a ripetersi tragedie come quella vissuta un anno fa – ha sottolineato il sindaco di Cordignano Roberto Campagna – nel prossimo mese di settembre organizzeremo un incontro formativo con il tavolo sulla sicurezza stradale (attivato dalla Provincia di Treviso e da altri soggetti istituzionali), coinvolgendo giovani e adulti”.

C’è un costante sviluppo tecnologico che riguarda tutti i veicoli a motore e sulle strade transitano dai ciclisti, agli automobilisti, dai conducenti di autocarri ai monopattini elettrici, eccetera. Anche il Codice della strada è aggiornato con nuove disposizioni. “Il tavolo sulla sicurezza stradale – illustra Campagna – è un approccio culturale ed educativo, per sensibilizzare e per far maturare un approccio consapevole e responsabile a quanti si mettono alla guida di un mezzo”.

Quella che molti residenti hanno chiamato la “strada della morte”

Si è trasformato il dolore in una proposta concreta che riguarda l’intera comunità? “Il dolore dei familiari, dei parenti e degli amici – ha proseguito il primo cittadino – è una dimensione privata che condividiamo, perché quell’evento non si può dimenticare. Come pubblici amministratori abbiamo pensato a come trasformare quella sofferenza in un percorso che sia positivo ed utile a tutti“.

Come si fece qualche anno fa quando un ragazzo cordignanese cadde in bicicletta e si fece male seriamente. L’evento coinvolse il mondo scolastico e i pubblici amministratori. Nacque il progetto “Con il Casco Resto in Sella!”, per iniziativa dell’assessore alla pubblica istruzione e ai servizi sociali Cinzia Soneghet, che ha interessato i ragazzi delle classi prime della secondaria di primo grado di Cordignano, dell’Istituto Comprensivo “Ippolito Nievo”, diretto dal professor Giuseppe Greco. Il progetto è iniziato a marzo 2022 e ha avuto la finalità di fornire un’adeguata e mirata educazione alla sicurezza stradale, in particolare sull’importanza e sul corretto uso del casco in bicicletta, specialmente in ambienti urbani, in cui è noto si verificano gli incidenti più gravi.

Il sindaco di Orsago, Fabio Collot, è altrettanto convinto che sia importante trarre, da una sofferenza forte come quella vissuta lo scorso anno, una nuova energia per una iniziativa educativa rivolta ai giovanissimi. Il primo cittadino ha riproposto al mondo scolastico, per l’anno scolastico 2023-2024, di riprendere il percorso di educazione stradale (sospeso dalla pandemia) per i bambini della primaria e per i ragazzi della secondaria di primo grado.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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