Capriolo incastrato tra le sbarre di un cancello liberato da un cacciatore

Capriolo incastrato tra le sbarre di un cancello liberato da un cacciatore
Capriolo incastrato tra le sbarre di un cancello liberato da un cacciatore

È quasi al termine la fase territoriale del capriolo, un periodo in cui, dopo l’inverno, sia gli esemplari maschi che le femmine, specialmente i giovani, si mettono in viaggio per cercare i territori più adatti per la propria sopravvivenza. La reattività di questa specie in questo periodo in genere fa sì che l’incontro con l’uomo, che comunque è piuttosto comune, sia ancora più frequente: per fortuna non si parla soltanto di investimenti sulle strade ma anche di casi di aiuto, come quello avvenuto questa mattina a Cornuda.

Un capriolo maschio è rimasto incastrato in un cancello chiuso mentre tentava di uscire da una proprietà disabitata nei boschi, nella zona dietro al Santuario della Rocca, definita dai cornudesi “Val Granda“. L’esemplare è entrato con la parte anteriore del corpo, che è più sottile, e non è più riuscito a uscire. Alcune persone a passeggio questa mattina hanno segnalato l’animale in difficoltà a un cittadino, che a sua volta ha provveduto a chiamare un amico, che è anche cacciatore.

“Succede spesso in questa zona che i caprioli si incastrino nelle recinzioni – racconta uno dei segnalatori -, anche negli spazi dell’ex salumificio è successa una cosa simile soltanto qualche settimana fa”.

Il cacciatore in questione, che conosce bene le valli e gli animali, ha seguito le indicazioni dei segnalatori fino a raggiungere l’animale e, facendo attenzione a non ferirlo o spaventarlo, l’ha liberato dalle sbarre in cui giaceva da chissà quante ore. Secondo quanto affermato da chi ha segnalato il ritrovamento, il capriolo ha poi potuto fuggire in libertà.

(Foto: per gentile concessione G. Comazzetto).
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