Nell’ultimo consiglio comunale di Cornuda si è proceduto all’approvazione delle aliquote Imu per l’anno 2022.
“La differenza tra quelle che sono le aliquote base rispetto alle aree fabbricabili è legata al fatto che noi da anni abbiamo una dotazione importante di lotti non edificati – spiega il sindaco Claudio Sartor -, sono oltre 60. Rispetto alle programmazioni del Piano degli Interventi questi sono tutti lotti per i quali, in gran parte, i cittadini non hanno dovuto pagare nessuna perequazione al Comune, però sono fermi. Poi non ci chiediamo come mai i prezzi a Cornuda salgono e non riusciamo a dare risposte sotto il profilo dell’abitabilità. Do un dato: se tutti questi lotti fossero edificati domani mattina, il Comune incasserebbe circa un milione di euro”.
“Riteniamo che, chi ha avuto un beneficio però non lo ha mai sfruttato, debba pagare qualcosa di più – continua – Per il bilancio del Comune stiamo parlando di un’inezia, perché cambia il totale degli incassi Imu di 10 mila euro. Stiamo parlando veramente di poco, però è anche un segno che vogliamo dare rispetto a uno sforzo che stava facendo l’amministrazione comunale di programmare gli interventi sul territorio e comunque dare anche delle risposte sotto il profilo abitativo”.
“Chi ha i lotti e li tiene fermi – aggiunge – sicuramente ha un privilegio rispetto a chi li ha avuti ad esempio dalle ultime programmazioni urbanistiche, parlo di quelle che vanno dal Piano degli Interventi in poi. Perché queste persone non solo hanno pagato una perequazione, ma hanno anche un termine perché, quando si firma un accordo con il Comune, c’è un limite di 5 anni e poi si arriva a 10 però non è detto che nelle programmazioni future il Comune possa anche intervenire e togliere questo diritto. Invece chi lo aveva gli anni addietro, diciamo, è andato avanti tranquillamente. Riteniamo che se il Comune non abbia incassato da una parte debba incassare poco dall’altra”.
Il consigliere comunale di minoranza Bruno Comazzetto ha chiesto se anche le aree industriali sono contemplate da questo provvedimento e il sindaco Sartor ha risposto di sì, aggiungendo che tutte le valutazioni sulle programmazioni degli anni passati verranno affrontate anche nel prossimo Piano degli Interventi.
Il consigliere comunale Antonella Calzavara, rappresentante come Comazzetto della lista “Amiamo Cornuda”, aveva già espresso in commissione bilancio le sue perplessità sia sull’aumento dell’aliquota sulle aree fabbricabili sia sulla scarsa previsione di introito dal recupero dell’evasione dell’Imu.
“Il Comune di Cornuda, confrontato con gli enti locali limitrofi, è uno dei Comuni con le aliquote Imu più alte – commenta Calzavara – Riguardo alla decisione di aumentare ulteriormente al 10.6 per mille, cioè il massimo possibile per le aree edificabili, pur comprendendo la motivazione espressa dal sindaco che vuole spingere alla vendita di terreni fermi da anni, si deve considerare che nel nostro territorio sono presenti molti edifici dismessi e da ricostruire e, a mio avviso, si dovrebbe spingere su questo tipo di interventi piuttosto che sul consumo di suolo inedificato”.
Inoltre, l’esponente della minoranza ha detto che non è il momento storico migliore per prevedere un aumento della tassazione locale e ha chiesto al sindaco a quanto ammonti l’importo Imu non versato che andrebbe recuperato con l’emissione degli avvisi di accertamento entro marzo 2022.
Il sindaco ha detto che, in questo momento, il recupero che può fare il Comune di Cornuda è di 180 mila euro complessivi: negli anni passati si riusciva a fare un recupero maggiore e tra gli obbiettivi dell’amministrazione comunale cornudese c’è anche quello di rafforzare l’ufficio che si occupava di questi adempimenti.
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