Cornuda, ieri la commemorazione della battaglia Check-Point Pasta a Mogadiscio e dell’inizio del conflitto ad El Alamein

Ieri si è tenuta a Cornuda la commemorazione per il 2 luglio, ricorrenza della battaglia Check-Point Pasta a Mogadiscio e dell’inizio del conflitto ad El Alamein.

L’evento, al quale hanno partecipato diverse autorità del territorio, è stato organizzato dalla sezione Piave dell’Associazione nazionale Paracadutisti d’Italia (sede Covolo di Piave).

Alle ore 19 c’è stato l’ammassamento di fronte al monumento ai Paracadutisti a Cornuda, in piazza Guglielmo Marconi, mentre alle ore 19.30 è stato il turno dell’Alzabandiera per poi passare alla posa di una corona d’alloro al monumento ai caduti e ai discorsi delle autorità presenti.

Se El Alamein riporta alla mente due importanti battaglie, la prima è datata 1° luglio-27 luglio 1942 e la seconda 23 ottobre-4 novembre 1942, la battaglia del pastificio è stato uno scontro a fuoco che ha coinvolto le truppe italiane e le milizie Mooryaan somale del generale Aidid ed è ricordata per essere stata il primo conflitto che ha visto impiegati i militari dell’Esercito italiano dalla fine Seconda guerra mondiale.

“La storia è fatta da uomini e donne che hanno fatto qualcosa di straordinario: il proprio dovere – si legge in una nota social del gruppo ‘Fare per Cornuda’ – Con i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Maser e Pederobba e con il consigliere regionale Tommaso Razzolini abbiamo ricordato l’anniversario della battaglia di El Alamein e del Check-Point Pasta”.

“Due momenti storici diversi, gli stessi valori di patria, sacrificio e dedizione che accomunano le generazioni – concludono dal gruppo – Grazie ai paracadutisti che ogni anno ci danno la possibilità di riflettere e ricordare”.

Abbiamo ricordato due battaglie, quella di El Alamein e quella del pastificio a Mogadiscio – ha affermato il consigliere regionale Razzolini – In entrambe le battaglie i nostri soldati tennero alta la nostra bandiera. Ieri eravamo presenti per ricordare e per tramandare la storia della nostra Italia alle nuove generazioni”.

(Foto: Facebook).
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