Cornuda, per l’opposizione le fontane sono trascurate. Il sindaco: “Ogni anno sono chiuse fino a maggio. In questi anni dove hanno vissuto?”

L’acqua delle fontane accende la polemica a Cornuda dopo che il gruppo di minoranza “Amiamo Cornuda” ha voluto commentare le dichiarazioni del sindaco Claudio Sartor sulla storica fontana di piazza Guglielmo Marconi.

Il primo cittadino di Cornuda, infatti, aveva spiegato che quest’estate non si vedrà zampillare l’acqua dalla fontana a causa della rottura della conduttura che portava l’acqua dalla fonte San Martino.

Per l’amministrazione comunale di Cornuda, la sostituzione del tubo di collegamento, ceduto in più parti, sarebbe troppo onerosa ma il gruppo di opposizione ritiene che la questione sia molto più articolata.

“Facendo un censimento sulle fontane pubbliche del nostro paese, possiamo contare due fontane funzionanti su undici esistenti, tralasciando quella di Villaraspa e quella del monumento in Rocca – affermano da ‘Amiamo Cornuda’ – La trascuratezza delle fontane è lo specchio del degrado in cui sta versando Cornuda, dove l’amministrazione non è interessata alle piccole cose che fanno bello e ricco un paese”.

L’opposizione in consiglio comunale a Cornuda ha proseguito con l’elenco delle cose che l’amministrazione comunale avrebbe trascurato: la pulizia e lo sfalcio delle aree verdi, la gestione della sede delle associazioni e degli impianti sportivi, la pulizia delle erbacce dei marciapiedi e delle strade in generale oltre alla gestione del Bosco del Fagarè.

“L’amministrazione comunale dilapida ogni risorsa per il mega progetto delle scuole dove nell’ultima variazione di bilancio hanno messo 1 milione 350 mila euro e devono trovare altri 99 mila euro per chiudere il contenzioso con la ditta che ha demolito il Bechèr – concludono i consiglieri di minoranza – È evidente che il nostro gruppo predica al vento, ma forse fra qualche anno qualcuno si accorgerà che un po’ di ragione forse ce l’avevamo”.

Le fontane chiuse? – ha replicato il sindaco di Cornuda – Le chiudiamo ogni anno l’8 dicembre e le riapriamo da metà maggio in poi, con il preciso scopo di evitare prima le gelate e poi gli sprechi d’acqua. Se non se ne sono accorti in tutti questi anni dove hanno vissuto? Se l’investimento sulla scuola è considerato una dilapidazione di risorse pubbliche, allora il consigliere Comazzetto deve ancora capire perché ha perso tre elezioni consecutive, di cui due con lui candidato”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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